Dall'Italia al Giappone. E poi di nuovo in Italia.
Un filo conduttore unisce i due stati in un unico palcoscenico.
Parlamento/Bifora è il confronto tra il genere del Kyogen, antica farsa giapponese del 1300, e la Commedia dell'arte. Una piéce che permettere di confrontare le caratteristiche comuni di queste due forme teatrali.
Lo spettacolo è creato in modo che sia comprensibile a due pubblici di cultura e lingua profondamente differenti, sicché la sua comprensione non si basa sulla forma orale, ma è strutturato in modo che ci siano segni sono universalmente comprensibili a tutti. Ovvero l'immagine ed il movimento.
Alcuni attori usano maschere, create da Amleto Sartori, lo stesso mascheraio dell'Arlecchino servitore di due padroni di Strehler. Tutta la scena è retta dal gioco dell’attore, dalla sua capacità di comunicare.
La regia di Kuniaki Ida è delicata e attenta, come si addice al testo.
La caratteristica tipica del drammaturgo veneto Ruzante è trattare temi universali, che vanno oltre le semplici congiunzioni storiche del 1500.
Le debolezze umane, le migrazioni cicliche che affliggono i popoli in ogni luogo della terra, le difficoltà quotidiane: il tutto racchiuso su un palcoscenico che parla due lingue e una sola anima.
Milano, Teatro Arsenale, 5 gennaio 2008
Visto il
al
Arsenale
di Milano
(MI)