Prosa
PATER FAMILIAS. DENTRO LE MURA

Scontro generazionale allo specchio

Scontro generazionale allo specchio

Il rapporto tra generazioni, la ferocia e la crudeltà dell’omologazione che viene esercitato da un gruppo di giovani coetanei (più precisamente un branco), un universo interamente maschile di scontro e di violenza, immerso in un’atmosfera che strizza l’occhio a una presunta perfezione non tanto intellettiva, quanto estetica: sono questi i temi, drammaticamente attuali, attorno ai quali è costruito Pater Familias_dentro le mura, spettacolo con il quale Kronoteatro, gruppo nato ad Albenga (SV) nel 2004, si presenta per la prima volta al Festival delle Colline Torinesi.

Vivere e saper vivere
Il difficile rapporto tra un padre vedovo, di estrazione sociale modesta e ossessionato dalla manualità, e un figlio aggressivo e rabbioso, fra silenzi, esplosioni di rabbia e incapacità (e scarsa volontà) di comunicare, viene complicato dal “branco degli amici”, riflesso passivo/aggressivo di un modo di vivere e concepire la società in due sole categorie: quelli che “sanno vivere e sanno la verità” e gli “sgommati”, quelli che “non hanno le palle per vivere”.

Il labirinto del “non detto”
Un “labirinto della mente” il cui percorso attraverso il “non detto”,è scandito dai battiti “pervasivi” di una musica elettronica da discoteca, il cui “filo” conduce, in un crescendo di ferocia e violenza, a un finale amaro e duro come un pugno nello stomaco che, però, fornisce uno spunto per una sempre migliore e approfondita riflessione sull’attuale incomunicabilità tra le mura domestiche.

Fondamentali per comprendere la sottigliezza del registro narrativo sono le scene e i costumi di Francesca Marsella: l’utilizzo di sei tavole che rappresentano proprio fisicamente, con altrettanti specchi, il riflesso di impulsi, paure e desideri dei protagonisti. Un espediente forse eccessivamente rumoroso da mettere in atto sul palcoscenico, ma di sicuro impatto visivo.

Visto il 07-06-2012