Dimenticate la versione cinematografica di “A piedi nudi nel parco”, scordate Robert Redford e Jane Fonda.
La commedia di Neil Simon trova una dimensione teatrale nella coppia di sposi interpretata da Vanessa Gravina e Stefano Artissunch, al contempo regista. A loro spetta il compito di dimostrare come un giovane amore possa essere messo a dura prova dalle asperità della vita matrimoniale.
Da una parte c’è il marito Paul, lavoratore meticoloso e razionale che si contrappone al carattere scoppiettante della briosa e impulsiva moglie Corie. Intorno ai due sposini reduci dallo stato di grazia della luna di miele si muovono altri due personaggi altrettanto stereotipati: la suocera pedante e un po’ impicciona Ethel e l’eccentrico vicino di casa Velasco.
La scenografia semplice e realistica porta ancora la firma di Artissunch e contribuisce al meglio allo svolgimento della storia.
Peccato non poter dire la stessa cosa dell’interpretazione degli attori. La recitazione dinamica dei protagonisti non riesce a coordinarsi al meglio e il risultato finale è che ognuno degli interpreti sembra giocare una partita solitaria.
Lo svolgimento della storia risulta di conseguenza meno fluido. Neppure le incursioni tra il pubblico degli attori riescono a risollevare il ritmo un po’ sconnesso che accompagna la pièce.
Una Vanessa Gravina un po’ ingessata si presta poco nel ruolo della giovane e sexissima Corie. Molto meglio la frizzante Ludovica Modugno nel ruolo di Ethel e Stefano De Bernardin nel ruolo di Velasco. Meritevole di una menzione particolare è Federico Fioresi che nel suo breve cameo si distingue per freschezza e bravura.
La regia di Artissunch ha dimenticato il carattere di coralità che dovrebbe unire le varie voci in scena. Nel complesso la commedia è abbastanza godibile ma da questo testo ci si sarebbe aspettato qualcosa di più.