Il 44° Festival Incontri Asolani è partito a fine agosto con uno spettacolo inedito, ed a suo modo straordinario: PPP Pig Band - sottotitolo Dal Porcile all'Orgia di Pier Paolo Pasolini (e molto altro) - presentato in prima nazionale al Teatro Duse di Asolo, e coprodotto con il Teatro Comunale di Monfalcone. Cosa proponga allo spettatore, lo anticipa la locandina: “Storie non sempre amene, raccontate da due attori, un'orchestra jazz e un corvo appollaiato su un ramo, che riflette sull'esistenza”.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
“Ho intenzione di lavorare e di amare, l’una cosa e l’altra disperatamente”
Andiamo per ordine. I testi, ovviamente, sono tutti di Pier Paolo Pasolini. Scelti e rielaborati ai fini drammaturgici da Anna Zago e Paolo Rozzi, gli stessi che li portano in scena. La prima, dando voce al Pasolini da poco giunto dalla natia Casarsa in una Roma ancora per lui ostile, in compagnia della amatissima madre: spaesato, senza lavoro, senza denaro, incerto sul suo avvenire ed in preda a mille dubbi e inquietudini. E sempre alla presa con impellenti rovelli d'amore e di sesso.
Il secondo, portando in primo piano il problematico rapporto con un padre che PPP definì “antagonista e tirannico”, e che quando lui era bambino “infuriava ed era malvagio fino alla nausea”. Un padre prepotente, scostante ed assente, che non incoraggiò le sue aspirazioni artistiche, né accettò mai la sua omosessualità.
“Da quando sono a Roma, basta che mi metta alla macchina da scrivere perché tremi...”
La regia di Piergiorgio Piccoli, anima di Theama Teatro, procede in punta di piedi. Movimenti pochi e poco significativi; drammaturgia tout court, se ne di intravede invero poca, lasciando l'iniziativa ai due bravi attori. Scenografia, pressoché zero, tanto che il muro di fondo del piccolo teatro è lasciato nudo, coi fili in vista.
Di base, Piccoli sceglie ora di alternare, ora di sottolineare quelle parole con le musiche eseguite dal vivo da una formazione jazzistica, la Lidyan Sound Orchestra capitanata da Riccardo Brazzale. Una medium band di undici elementi – sezione ritmica, piano e sette fiati – cui sono affidati arrangiamenti di composizioni di Duke Ellington, Charles Mingus, Ornette Coleman, Eric Dolphy, George Gershwin, Ben Morris e dello stesso Brazzale.
Musiche di vistoso impatto sonoro, abilmente eseguite – la Lydian è una solida formazione di primo piano nel panorama italiano - ma che a conti fatti non hanno contatti né collegamento con i testi pasoliniani.
“Sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede”
Testi tutti pregnanti, tutti di immane, immutata valenza, partendo dalla lettera all'amica Silvana Mauri del 27 gennaio 1950 – un'intima, dolente, intensissima confessione sentimentale – per arrivare alla fine ai primi capoversi di quella straordinaria, fortissima invettiva politica e civile costituita dall'articolo intitolato Cos'è questo golpe? Io so, uscito sul Corriere della Sera del 14 novembre 1974:
«Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "golpe", e che in realtà è una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere (...) Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace...».