Protagonisti sono i quattro fratelli Campese, figli d’arte dell'autore teatrale Oreste Campese, che dopo la sua morte vivono un momento di profonda difficoltà legata all’incapacità di replicare il successo raggiunto in vita dal padre, soprattutto perché questi, in punto di morte, ha deciso di distruggere tutte le sue opere. L’unica speranza risiede in una valigetta contenente l’ultima opera del padre, che la loro madre, interpretata da Serena Pisa, gli consegna insieme ad un misterioso indovinello. Inizia così un duello, è il caso di dire, all’ultimo sangue, per accaparrarsi la preziosa valigetta.
Dei quattro fratelli (interpretati da Francesco Saverio Esposito, Riccardo Citro e Pasquale Scognamiglio) è Fabio Balsamo a tenere le redini della commedia, facendo sì che sia, il suo, il personaggio a strappare più risate in platea, più con la sua mimica spontanea, però, che per la qualità delle battute in sé, che spesso suscitano la sensazione di già visto e già sentito. Dalla rappresentazione emerge il motivo dei rapporti tra fratelli, dello scontro intimo tra avidità e sentimenti di condivisione, dell’importanza della famiglia. Anche da questo si percepisce la volontà di voler dare spunti moralistici oltre alla spensieratezza fine a sé stessa del testo, e così la comicità viene intervallata qua e là da incisi che si affacciano come chiose riflessive, spesso poco prima del “buio”, che frammenta la vicenda in tanti piccoli scketches. Delle diverse parentesi riflessive, molte dedicate anche al teatro come arte e come mestiere, è interessante quella che coinvolge i critici, notoriamente conosciuti come coloro che non hanno mai capito niente, la cui parzialità, effettivamente, merita di essere tenuta ben presente sia da chi riceve la critica, sia da chi si accinge a scriverla.
Nella conclusione, d’intenzione metateatrale (peraltro già annusata nella parte centrale della commedia, quando i quattro si concedono una gag giocata sull’aver dimenticato la parte), i quattro fratelli comprendono l’importanza di lavorare in squadra e la commedia che decideranno di scrivere insieme è proprio quella rappresentata in quel momento.