Prosa
QUESTA IMMENSA NOTTE

Nonostante tutto ci si può anche commuovere

Nonostante tutto ci si può anche commuovere

Dentro poi fuori, e quando si è fuori si rimane dentro. Dentro agl'anni che si son persi, dentro ad una cella che non è solo fisica. Dentro ad un rapporto d'amicizia che non è reale perché "con un amico non ci passi 24 ore su 24 parlando di cose immaginarie che non centrano un cazzo con la propria vita". Dentro perché il fuori fa così paura ed è così ostile. Istituzionalizzazione, parola terribile già a dirla, ancor peggiore se si pensa al significato. Viene in mente la scritta "Brooks was here" incisa  in una trave di legno di una squallida camera ad ore, su cui il vecchio bibliotecario del carcere del film su "Le ali della Libertà", incapace di adattarsi alla vita di fuori, lascia un segno della propria esistenza poco prima di abbandonarsi alla morte.

Ma questo è uno, e nemmeno tra i principali, dei tanti temi presenti nel testo "Questa immensa notte" di Chloë Moss messo in scena da Laura Sicignano e prodotto dal Teatro Cargo. L'allestimento patisce la mancanza di rielaborazione ad un contesto che tratta di un “originale” teatrale che non è, purtroppo, diverso da quanto si vede e si sente nel reale quotidiano, e lascia tutto il peso della pièce alle capacità attoriali delle protagoniste.

Lo spettacolo stenta a partire sia in ritmo sia in credibilità: l'uso di un linguaggio verbale e gestuale lontano dalla nostra realtà d'italiani rende grottesco quel che vuol non esserlo; le continue interruzioni drammaturgiche e registiche spezzano il crescendo emotivo senza un giustificato motivo se non quello di passare temporalmente da una scena all'altra.

"Fortunatamentete" per tutti, spettacolo e spettatori, l'interpretazione di Orietta Notari e Raffaella Tagliabue si fa più concreta e bella  - perché vera - trattenendoci alla poltrona con un'intensità tale da farci scivolare interamente nella relazione di queste due donne, nella sofferenza di queste due donne: e ci si può anche commuovere.

Visto il 29-11-2011
al Eleonora Duse di Genova (GE)