Il regista Maurizio Colombi ha di nuovo colto nel segno. Lo si chiami family show oppure musical, a questo spettacolo non manca nulla per confermare il proprio successo. A partire dalle musiche originali composte da Alessandro Procacci, Davide Magnabosco e Paolo Barillari: semplici, forse, ma abbastanza coinvolgenti.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
Lorella Cuccarini, vera icona dello show, torna a interpretare Madre Gothel, cattiva e affascinante matrigna di Rapunzel. La showgirl non si risparmia sul palco, nemmeno quando alla fine impersona una Gothel sconfitta, che torna a essere vecchia e stanca (e forse pentita); se la si ascolta con attenzione, sembra recitare con la voce dell’indimenticata Sandra Mondaini. Mentre, nella canzone La mia vita è lei, fa un effetto molto cartoon, in stile Jessica Rabbit.
Accanto alla Cuccarini, nei ruoli principali, Alessandra Ferrari interpreta una convincente e stravagante, ma determinata Rapunzel, “principessa sperduta”, dalla fervida immaginazione e dai lunghi capelli biondi con straordinari poteri; e Giulio Corso nei panni del ladruncolo Phil, che rivela una trascinante simpatia e si dimostra sorprendentemente all’altezza del ruolo, sia nel canto che nella recitazione.
Alessia Imperatore, nel ruolo di Rapunzel bambina, è in grado di farsi notare interpretando un solo minuto della canzone Una suite a cinque stelle.
Le scenografie progettate da Alessandro Chiti, imponenti e dal grande impatto visivo, rendono realistiche le ambientazioni della favola classica. Le luci di Alessandro Velletrani, unite agli effetti magici di Erix Logan danno allo show quel tocco di dinamismo che sorprende.
E nel secondo atto, alcuni personaggi sul palcoscenico diventano disegni animati in video, in un interessante quanto improvviso alternarsi tra realtà e cartoon, tanto caro alle regie firmate Maurizio Colombi. Anche da cattiva, Lorella Cuccarini è ancora “la più amata dagli italiani” e nel finale coinvolge tutto il pubblico al ritmo scatenato della Rapunzel Dance.