Danza
RED BULL FLYING BACH

Un sorprendente contrasto, un'incantevole fusione

Un sorprendente contrasto, un'incantevole fusione

Due pianoforti a coda, uno nero e uno rosso. Due talentuosi pianisti, un uomo e una donna. Una crew di ragazzi, ballerini di break dance e hip hop con indumenti da strada. Una ragazza, una ballerina bionda con un leggero ed elegante vestitino chiaro e le “mezze punte” della danza classica ai piedi.
Uno spettacolo fatto di continui contrasti, a partire dalla contraddizione principale: contraddizione, d’altra parte, su cui nasce e si fonda la serata stessa e che, lentamente, nota dopo nota e passo dopo passo, si rivela soltanto apparente, per mostrarsi una splendida combinazione.
Le note di Bach suonate dal vivo al pianoforte si fanno sentire quasi sempre nella loro originalità, anche se a volte, proprio nei momenti in cui lo spettatore meno è preparato, come un fulmine improvviso di energia, si aprono gli altoparlanti per inondare il teatro di una musica moderna, ritmata…ma sempre mescolata alla dolcezza –o alla forza- delle melodie del conosciutissimo “clavicembalo ben temperato”.
Virginia Tomarchio, ospite della serata, apre le danze con una coreografia classicheggiante e coerente con il proprio personaggio e con la musica. Musica che prosegue anche quando Virginia lascia il posto ai B-boy che dalla platea salgono sul palco e iniziano a ballare esattamente sulle stesse note su cui la ballerina aveva danzato poco prima.
Incredibili i ragazzi della crew, che si alternano lasciando ogni volta la platea a bocca aperta, e che talvolta regalano agli spettatori momenti di presenza tutti assieme sul palcoscenico.
Meraviglioso il contrasto delle diverse parti ballate in coppia: la dolcezza di Virginia confligge e si confonde con la mascolinità e la diversità di movimento dei ballerini berlinesi.
Il tutto per un finale -forse un po’ atteso ma sempre sorprendente- in cui l’ospite femminile fa il proprio ingresso sul palco con le scarpe da ginnastica, in una coreografia che, inizialmente classica, diventa hip hop nei suoi diversi stili. E la sorpresa più grande è forse che la ballerina si rivela davvero brava, trasformata: ennesima dimostrazione di quanto l’incompatibilità sia spesso soltanto apparente. Sul palcoscenico…ma forse anche vita?

Visto il 04-11-2016