San Severino Marche (MC), teatro Feronia, “Ricordar cantando” di Piero Cesanelli e Carlo Latini
RICORDI E CANZONI
Dopo “Protestar cantando” Musicultura con “Ricordar cantando” ripercorre i decenni successivi alla seconda guerra mondiale, dagli anni Quaranta alla fine dei Sessanta, cercando sul filo dei ricordi i fatti (non solo italiani) epocali e le canzoni rappresentative. L'incipit è un poco più indietro nel tempo, gli anni Trenta di Marlene Dietrich in Lili Marlene, rievocata in tedesco e italiano con le immagini iconiche del film.
La struttura è semplice ma efficace: due voci narranti introducono i fatti salienti di un certo anno o decennio, immagini e brani filmati ambientano le parole, quindi una o più canzoni ad esprimere sentimenti e illuminare emotivamente. Da “Vecchio scarpone” a “Stand by me”, da Nilla Pizzi ai Beatles: al centro dei ricordi l'Italia del primo voto a suffragio universale e l'emigrazione, il boom economico e la televisione, Napoli e le Marche, tra molto altro appuntato con cura e affetto. Eppoi il Portogallo di Salazar e delle colonie africane, l'Inghilterra della minigonna, la Francia dei nuovi trovatori ma soprattutto gli Stati Uniti, protagonisti di molti dei cambiamenti del Novecento. Il finale, pieno di speranza, è con “Knocking on heaven's door” arrangiata in modo eccellente e su struggenti immagini.
Il successo dello spettacolo è nel non calcare troppo la mano sulla nostalgia ma anche nella formula azzeccata, negli arrangiamenti delle canzoni e nella bravura dei componenti la Compagnia, sia strumentale che vocale: Adriano Taborro, Paolo Galassi, El Chopas, Riccardo Andreacci, Marumba, Valentina Guardabassi, Elisa Ridolfi, Giulia Mattutini, Alessandra, Francesco Caprari, Giulia Poeta e Maurizio Marchegiani, oltre un chitarrista e vocalist di cui mi è sfuggito il nome durante la presentazione, tutti “capitanati” da Piero Cesanelli.
Non secondario l'apporto di Andrea Pompei, realizzatore di video e collage fotografici. Hanno meno convinto gli andirivieni dei due narratori; forse sarebbe stato più efficace farli restare in palco insieme agli altri.
Vivo successo di pubblico.
Visto a San Severino Marche (MC), teatro Feronia, il 02 dicembre 2010
FRANCESCO RAPACCIONI