“Rum & Vodka” è un esempio di…

“Rum & Vodka” è un esempio di…
“Rum & Vodka” è un esempio di teatro non tradizionale in grado di toccare in profondità temi e situazioni attuali, colpendo fortemente la sensibilità del pubblico, pur presentando il tutto in toni accessibili, giocando sull’alternanza tra leggerezza ed incisività. Il protagonista Tony (un Edoardo Sylos Labini sorprendente rispetto a come lo conoscevamo sullo schermo) narra ai presenti (a tratti coinvolgendoli direttamente) episodi di una vita totalmente sregolata ed in particolare si sofferma sugli ultimi 3 interminabili giorni, vissuti in modo estremo, fino a portarlo alla rovina. La musica pervade l’intera rappresentazione di quel senso di disperazione che il protagonista non smentisce mai nei suoi racconti, se non con qualche accenno di ironia che ci fa sorridere, ma di un sorriso amaro e velato. Ci vuole far ridere quando descrive i momenti più paradossali e buffi della sua esistenza, vissuta come in balia del caso e troppo velocemente, ma si percepisce sempre che quei trenta anni di vita sono stati una corsa verso una meta incerta ed invisibile, percorsi su una deviazione da quella che era la sua strada, allontanandosi sempre di più dalla possibilità di salvarsi, di ritrovare se stesso o forse, addirittura, di cominciare a conoscersi e crescere. Edoardo Sylos Labini non pone limiti alla sua espressività, tiene lo sguardo dello spettatore costantemente incollato su di sé, cattura l’attenzione e la mantiene viva, sorprendendolo con continue variazioni di tono, saltando da una parte all’altra di questo spazio teatrale particolarissimo (e che si presta perfettamente allo scopo), coadiuvato dallo straordinario lavoro del dj Antonello Aprea. A colorire ed arricchire i ricordi surreali di alcuni stralci dell’ultimo periodo vissuto dal protagonista, caratterizzati e deformati dagli effetti dell’alcool, le voci penetranti delle due cantanti Barbara Eramo e Barbara Ottaviani (in arte Babyra). Roma, Teatro Lo Spazio, 8 Dicembre 2008