SANTA - <I>UNO STUDIO PER SANTA LUCIA DELLA BELLA SPERANZA</I>

La pièce di Sara Sole Notarba…

La pièce di Sara Sole Notarba…
La pièce di Sara Sole Notarbartolo, realizzata attraverso la collaborazione produttiva di Galleria Toledo e I Teatrini, prende spunto dalla legge 149 del 2001 che prevede, al 31 dicembre del 2007, la riconversione di tutti gli istituti di accoglienza per minori, in case famiglia o la chiusura degli stessi. La legge, sostiene la regista, parte da ottimi principi ma entrerà in vigore prima che si sia trovata una valida alternativa alla questione degli orfanotrofi. La storia si svolge nel brefotrofio di Santa Lucia della Bella Speranza: in esso quattro ragazzini continuano vivere soli, anche dopo la chiusura dello stesso, attendendo che qualcosa accada, che qualcuno venga in loro soccorso; ma nulla di quanto sperato succede. Avvertono, perciò, inesorabile la loro condizione di abbandono e decidono, quindi, di dar fuoco all’Istituto. Ancora una volta Sara Sole Notarbartolo coniuga, in maniera esemplare, cronaca e teatro civile; la sua drammaturgia, rigorosa e attenta, è intesa a provocare una profonda riflessione sulla nostra attuale situazione politica e ci rimanda, per certi aspetti, al dramma documentario di Peter Weiss. Ad alternarsi in scena dodici personaggi, validamente interpretati dai quattro attori protagonisti del dramma (Ilaria Migliaccio, Valenzuela Benegas, Valentina Carbonara e Giulio Barbato), in un continuo ed onesto mutamento che porta i nostri attori ad “entrare” ed “uscire” dai rispettivi personaggi con dinamico eclettismo, convincente sia per quanto concerne l’aspetto tecnico sia per quanto concerne l’aspetto emotivo. Ottima la gestualità corporea degli interpreti, risultato del training Buto curato da Marie thérèse Sitzia. Originale ed efficace la scena, a cura di El Pampa, caratterizzata da quattro telai in ferro che, allungandosi verticalmente ed orizzontalmente, modificano le relazioni spaziali ed il campo di azione degli attori, creando un’area maneggevole in grado di modificarsi, scena dopo scena, secondo le necessità dell’azione drammatica. Napoli, 30 novembre 2007 – Galleria Toledo
Visto il
al Galleria Toledo di Napoli (NA)