Quattro compagni universitari si ritrovano insieme per circostanze eccezionali, dopo essersi persi di vista per anni in seguito alla laurea. La situazione li mette a disagio ed inizialmente tanti luoghi comuni vengono sparati a raffica, uno dopo l’altro, proprio per rompere il silenzio e l’imbarazzo dovuti agli anni di distanza e alla difficoltà di ammettere di non essere riusciti a realizzare i propri grandi sogni ed aver scoperto la vita da “adulti” diversa da come se la immaginavano.
Il confronto, però, diventa pian, piano più sincero e si affrontano con semplicità e sensibilità argomenti che potrebbero sembrare comuni o banali ma si rivelano importanti per dare una svolta alla propria esistenza e rendersi conto della necessità di avere qualcuno accanto.
Una bella riflessione sulla società odierna, che pur permettendo di “comunicare” con maggior facilità grazie alla tecnologia, tende ad isolarci e convincerci di poter bastare a noi stessi. Il tutto è affrontato col sorriso e con simpatia,come è nella tipica vena compositiva di Gabriele Pignotta.
Il primo tempo si conclude sorprendendo tutti e nel secondo, meno riflessivo e più esilarante, ci sono trovate divertenti e originali: c’è bisogno, ogni tanto, di uscire dalle commedie classiche, sempre valide ma riproposte continuamente, per apprezzare un testo nuovo ed originale, come quello che riesce qui a proporre la compagnia.