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SCUSA SONO IN RIUNIONE, TI POSSO RICHIAMARE?

Regia e attori: un mix vincente

Regia e attori: un mix vincente

Un mix vincente di cinque intelligenti attori a cominciare da Gabriele Pignotta non solo validissimo interprete, ma anche autore strabiliante e regista dal polso equilibrato, ironico e senza eccessi

Anche se si arriva a teatro di cattivo umore, con questa deliziosa e simpaticissima commedia è impossibile non uscirne rasserenati, divertiti e un po’ più leggeri per avere scaricato alcune tensioni con continue risate grazie a un testo ben articolato, scorrevole, fluido e armonico oltreché gentilmente graffiante.

Un mix vincente di cinque intelligenti attori a cominciare da Gabriele Pignotta non solo validissimo interprete, ma anche autore strabiliante e regista dal polso equilibrato, ironico e senza eccessi, al bravissimo Fabio Avaro il cui cognome è l’esatto contrario della generosità con cui si offre al pubblico per continuare con la frizzante Cristina Odasso, la simpatica Siddartha Prestinari e il convincente Nick Nicolosi.

Certo la storia raccontata con tanta vivace freschezza dovrebbe indurre alla tristezza offrendo con veridicità un quadro generale della società odierna e non solo dell’età rappresentata nella pièce: si tratta, infatti, di cinque universitari che, dopo un lungo e stretto sodalizio, giunti all’agognata laurea, la festeggiano con entusiasmo, spensieratezza, qualche bottiglia in più e una defezione improvvisa da parte di uno del quintetto per motivi di carriera.

Se “il buongiorno si vede dal mattino”…

Trascorrono dieci anni in cui ciascuno diventa prigioniero della propria spirale esistenziale - simili tra loro al di là delle diversità vite - fatta di superimpegni, giornate nevroticamente stressanti e telefonini…
Un quadro catastrofico di una società rampante… costituita da ‘monadi’ rivolte al soddisfacimento delle proprie necessità incuranti del concetto di socialità e spinte solo da mero interesse e tornaconto a rapportarsi con il prossimo: nessuna concessione a valori, dialogo, amicizie e rapporti che non appaiano utili. 

E agli intrusi noiosi e disturbatori o si risponde la fatidica frase “Sono in riunione, ti posso richiamare” o la si fa riferire dalla propria segretaria rifiutando ogni rapporto finché…
Una singolare circostanza obbliga le nostre monadi a rivedersi e a cancellare i due lustri di lontananza: la situazione tra gli antichi compagni in ‘un’esplosione’ di confronti, racconti, equivoci, fraintendimenti, ambiguità e sorprese si fa elettrizzante finché l’imprevedibile diviene reale.

E se tutto fosse andato diversamente fin dall’inizio…?

Bella la rappresentazione quasi filmica di alcuni momenti, ma soprattutto straordinaria la satira contro i giovani rampanti - non solo giovani ahimè - pronti a raccontare se stessi e le loro crisi nel mondo surreale dei Reality Show e di Facebook, meravigliosi rifugi dove ‘per fortuna’ non c’è l’obbligo del dialogo spontaneo. Non resta che augurare al valente autore “1000 di queste commedie” per deliziare in modo scanzonato, scherzoso e brioso il pubblico e renderlo consapevole dell’atrofia umana cui stiamo andando irreparabilmente incontro: riusciranno i giovanissimi a ribellarsi a questa morsa di gelo che sta invadendo il mondo?

Visto il 10-03-2013
al San Babila di Milano (MI)