Un susseguirsi di sketches, imitazioni dei vari personaggi della sua carriera, richiami e ricordi di tutti gli spettacoli tv dei vari anni (dal debutto con Proietti alle le varie Canzonissima), canzoni, battute e chi più ne ha più ne metta. Una performance intensa e ricca di emozioni quella della serata della Goggi, la sempre bella e amata Loretta degli anni ’70 e ’80. 10 ballerini, di cui 6 donne, eccezionali davvero, danzano e cantano, coreografando in modo splendido il tutto.
L’orchestra, 8 elementi solisti anch’essi di livello, suona dal vivo, accompagnando Loretta e i ballerini in un crescendo di spettacolarità. Dietro all’orchestra, proiezioni di immagini di repertorio e, a intervalli, calano dei teli con immagini sempre proiettate, in cui la Goggi dialoga simpaticamente con il suo alter ego proiettato che, di volta in volta, assume i volti degli imitati. Ottimo il gioco di luci, gestite con attenzione e furbizia.
Tanti i personaggi tirati in ballo; tra questi, Mina, Lina Wertmuller, Rita Levi Montalcini, Maurizio Costanzo. Toccante anche il ricordo della scomparsa di Gabriella Ferri, della quale interpreta la sua canzone più famosa. Tante le canzoni prese in prestito (Modugno su tutti: celestiale!) e non si disdegna nemmeno la musica napoletana. La Goggi coinvolge il pubblico nel cantare e l’emozione cresce. Sussulti al cuore con la celebre “Maledetta primavera”.
Merita di essere visto, a dispetto delle quasi 3 ore.
Milano,
Teatro Manzoni,
20 dicembre 2006
Visto il
al
La Provvidenza
di Vallo Della Lucania
(SA)