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SHORT THEATRE 2012 SECONDA (SESTA) SERATA

E' di scena la Spagna

E' di scena la Spagna

 La serata offre un'occasione per dare un sguardo alla scena contemporanea iberica.



Jorge Dutor e Guillem Mont de Palol presentano Y Por Qué John Cage? un lavoro
sul suono delle parole svuotate del loro significato e quindi affrontate come
struttura dinamica che porta attraverso la designificazione nel terreno del sensoriale, del
relazionale, del percettivo e del corporale
come si legge nel programma di sala.

Scenografo e  performer l'uno, coreografo  ballerino l'altro approntano una tessitura coreutica sul filo della performance dove al suono delle parole così decostruite corrisponde una ricerca del movimento fisico sull'onda dell'emozione e del rapporto tra corpo e suono, viaggiando attraverso un immaginario collettivo da riscrivere o, semplicemente, da esperire attraverso un gusto ludico e sopra gli schemi e senza tabù di sorta (come quando una serie di suoni emersi dallo sforzo fisico e dalla stanchezza si trasformano lentamente e inequivocabilmente in quelli del piacere sessuale) in una ricerca che riesce a sganciarsi dai pregiudizi e dai luoghi comuni, da griglie di orientamento e di catalogazione prefissate e che vengono invece reimpostate e improntate man mano che la performance si svolge.

 

    Jorge Dutor y Guillem Mont de Palol (SP)

    Y Por Qué John Cage?

creazione e interpretazione Jorge Dutor e Guillem Mont de Palol

produzione Antic Teatre/Adriantic, Barcelona  www.anticteatre.com

con il sostegno di La Porta Barcelona e A ras de suelo, Las Palmas de Gran Canaria.

fotografía Jordi Surribas  www.jordisurribas.com





    Sonia Gómez (SP)

    Experiencias con un desconocido


Experiencias con un desconocido (t.l. "Esperienze con uno sconosciuto)  si presenta sulla carta come un progetto grandioso e ambizioso nel quale la perfomer e artista appronta una serie di performance per studiare gli uomini di cui è appassionata. Un gioco per decostruire il maschilismo e sottrarre la passione femminile per l'uomo a ogni logica patriarcale attraverso un programma di interventi dove la performer coinvolge uomini reclutati sulla rete in una serie di esercizi che ridisegnano rapporti uomo donna e costruzione del sé.

Purtroppo i risultati mostrati sia in video che la performance in site con l'attore italiano che ha monopolizzato l'esperimento per stessa ammissione dell'artista, vanificano gli intenti e approdano a un risultato modesto, opaco e per nulla incisivo.
 

 

E' poi la volta di Glory Holes di Giulio Stasi tratto da uno dei nove episodi di cui è composto il film Accidentes Gloriosos (Svezia, Danimarca, Argentina, 2011) di Mauro Andrizzi e Marcus Lindeen che ha vinto il Premio Orizzonti al Festival del Cinema di Venezia 2011.

Nel film l'episodio in questione vede  un uomo cercare un altro uomo famoso in tutta Buenos Aires per le sue prestazioni orali in un locale gay della città.
Questo plot diventa nelle mani di Giulio Stasi un'istallazione teatrale nella quale la prestazione sessuale tra due sconosciuti (come quella che può avvenire nei bagni di certi locali forniti di un foro alla parete che si chiama, appunto, Glory Hole) raccontata nel testo da recitare viene paragonata alla prestazione attoriale della performer (sono donne a recitare il monologo) in un rapporto singolo con il (o la) spettatore (spettatrice) che è a un altro tipo di rapporto intimo tra due sconosciuti.

Undici minuti di monologo di una intensità caldissima per il luogo e la modalità in cui si assiste, si esegue, il racconto e per l'emozione che il racconto di un rapporto sessuale tra due uomini, interpretato da una donna suscita nell'ascoltatore o nell'ascoltatrice scardinando ogni relazione precostituita, ogni catalogazione sessuata (uomodonna) e di orientamento sessuale  approdando a un'esperienza unica, irripetibile, vissuta sulla pelle viva di due corpi viventi che fanno esperienza di sé e dell'altra prima o dopo qualunque divisione semantica.

Un'esperienza che inteder non la può chi non la prova.

Un altro dei momenti preziosi di una delle migliori edizioni di Short Theatre, so far.


Rosabella TEATRO
presenta

    in Prima Nazionale a SHO®T THEATRE 7 West End

    GLORY HOLES

    di Mauro Andrizzi e Marcus Lindeen

traduzione, ideazione e regia Giulio Stasi

scene Alberto Timossi

con attori anonimi
 

 
Visto il 12-09-2012