Musical e varietà
SHREK THE MUSICAL

Shrek, ovvero gli 'strati' dell'orco

Shrek, ovvero gli 'strati' dell'orco

Dopo il successo delle repliche milanesi, è in scena al Teatro Alfieri, per  il "Fiore all’occhiello” di Torino Spettacoli, Shrek The Musical. L’allestimento italiano riprende quello francese, rappresentato a Parigi lo scorso inverno, ed è prodotto da LV Spettacoli e diretto da Claudio Insegno e Ned Grujic.
Anche questa volta, il lavoro di Insegno sul testo originale di David Lindsay-Abaire punta ad adattare personaggi, battute e situazioni (anche ampliandole, senza però tradirne le linee fondamentali, n.d.r.) al gusto del pubblico italiano: il risultato è uno spettacolo dal ritmo non sempre incalzante, caratterizzato da una comicità, a tratti superficiale, ma  genuina, puntuale e mai troppo sopra le righe o volgare, garantita da personaggi delle fiabe davvero molto particolari.
Al grido di “Mostra quel che sei, mostra quel che hai!”(un vero e proprio inno all’accettazione di se stessi, n.d.r.), i personaggi delle favole rompono il silenzio e insieme all’orco Shrek e al suo inseparabile amico Ciuchino, diventano emblema di tolleranza, restituendo dignità a qualunque forma di diversità.
A vestire gli ingombranti panni del verde orco Shrek, Nicolas Tenerani, in una interpretazione “a strati”, come il suo animo,  che diverte e, all’occorrenza, commuove il pubblico.
Emiliano Geppetti è un esilarante e insuperabile Ciuchino; il “mezz’uomo” Lord Farquaad è certamente un personaggio che,  per molti aspetti (tranne uno!, n.d.r.), sa essere esuberante: al suo interprete, Piero Di Blasio (che ha curato anche la traduzione italiana dei testi delle canzoni, n.d.r.) va indubbiamente  riconosciuto il merito di mostrare brillanti doti come performer, pur rimanendo sul palco tutto il tempo in ginocchio!
Alice Mistroni è in grado di rendere in tutte le sue più particolari sfaccettature la “bipolarità” che (volutamente) caratterizza il personaggio della Principessa Fiona (per cause di forza maggiore, il ruolo è stato intepretato, nella replica di questa sera,  da Beatrice Baldaccini, che ha ricevuto meritati applausi per la simpatia e per la concentrazione che ha saputo mantenere durante  lo spettacolo, n.d.r.).
La band di dieci elementi diretta da Dino Scuderi esegue dal vivo con grande naturalezza e professionalità le musiche originali di Jeanine Tesori (l’unica canzone tratta dalla colonna sonora del film DreamWorks è I’m a Believer, eseguita durante i saluti finali, n.d.r.) e rappresenta sicuramente un valore aggiunto di questo gradevole spettacolo.
 

Visto il 21-11-2012
al Alfieri di Torino (TO)