Serata magica allo Sferisterio di Macerata per Sogni di una notte di mezza estate, una sorta di patchwork riuscitissimo, pensato e voluto da Francesco Micheli, equilibrato amalgama fra canto e recitazione che, prendendo spunto dal testo shakespeariano, fonde parti dell’opera di Britten, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, con brani tratti dalle musiche di scena di Mendelssohn.
L’atmosfera è fiabesca, il grande palcoscenico si trasforma in un vero bosco incantato, complice anche un uso sapiente delle luci, animato di elfi, fate e poveri mortali, agitati da passioni e dilemmi amorosi, indagati con la leggerezza e l’ironia così ben radicate in quel mondo classico da cui il mito trae origine. Lo spettacolo scorre veloce, nonostante una breve interruzione dovuta a un piccolo scroscio di pioggia, cattura l’attenzione del pubblico e supera perfettamente tutte le difficoltà insite nella sua natura di pastiche, mostrando di funzionare alla perfezione. Sul muro di fondo dell’arena un intelligente sistema di proiezioni e sopratitoli consente sia a un pubblico anglofono, sia a un pubblico italofono di seguire uno spettacolo in cui le due lingue frequentemente interagiscono, grazie anche alle citazioni originali dell’opera di Shakespeare.
Mattatrice della serata è una Lella Costa in forma smagliante che, indossando i panni di Puck, esercita la funzione di collante fra i vari quadri, esplicitando quanto avviene in scena con l’intensità e la melodiosità vocale caratteristiche dei monologhi per i quali si è nel tempo resa famosa.
Ben amalgamato il cast dei cantanti: Carmela Remigio è un’ottima Helena dalla grande presenza scenica, la voce è calda, duttile e perfettamente controllata; nei panni di Hermia convince parimenti Gabriella Sborgi con la sua vocalità ricca di sfumature dal retrogusto brunito. Fra gli interpreti maschili Andrea Concetti è un Bottom esilarante, cafone fino all’inverosimile, che guida un’auto sportiva, rovescia patatine e urina contro le piante e che, una volta trasformato in asino, diviene oggetto d’amore per la regina Titania; a completare il quadro il Demetrius di Haris Andrianos e il Lysander di Blagoj Nacoski entrambi corretti ed adeguati al ruolo. Con loro: Pervin Chakar (Tytania), Rasha Talaat (Prima fata), Mariangela Marini (Seconda fata).
Buona la direzione dell’Orchestra Regionale delle Marche di Christopher Franklin che ha saputo passare senza intoppi e con naturalezza dalle dissonanze e dai momenti di acuto lirismo caratteristici dell’opera di Britten alle luminose e sognanti suggestioni derivanti dalla musica di Mendelssohn. Convincenti le prestazioni del Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” e del Coro di voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti”.