Comico
SONO DI UN ALTRO PIANETA

Inusuale è vedere Antonio Giu…

Inusuale è vedere Antonio Giu…
Inusuale è vedere Antonio Giuliani lontano dalla formula del one-man-show, ma all’interno di una commedia mentre interagisce con un cast composto da due giovani attrici e tre attori, che vestono i panni di buffi extraterresti che lo rapiscono per trasportarlo nel loro pianeta: Tristum. A Tristum tutti gli abitanti sono tristi, ed il comico è condotto in questo pianeta per insegnar loro a ridere, così come riesce con la sua verve a far ridere e divertire gli abitanti della Terra. Lo spettacolo inizia con uno dei monologhi del comico romano davanti al sipario chiuso e dopo poco, con la complicità un pò forzata degli effetti sonori e delle luci si apre il sipario e Antonio Giuliani è… nell’ altro pianeta. Un pretesto che offre una cornice a Giuliani in cui esibire la sua ironica e pungente visione della vita, un metadiscorso sulla comicità, un’autocelebrazione del suo essere comico. L’artista romano parla di molti argomenti, forse troppi, parla dei comportamenti umani, degli eventi, dei gesti, dei modi di fare, parla della crisi attuale, del Natale, sfiora la politica, mette insieme svariati ragionamenti cercando di far trascorrere agli italiani due ore di spensieratezza in un periodo, come ben si sa, non troppo facile. Ma la domanda è: gli extraterrestri “sono di un altro pianeta”, o forse Antonio Giuliani? O, ancora, noi che guardiamo…? Il fil rouge della commedia è il suggerimento che Antonio Giuliani offre agli alieni ed al pubblico: affrontare la vita, che alterna inevitabilmente tristi momenti di sconforto ad attimi felici, come fa un comico, utilizzando sempre le lenti della comicità con le quali si può riuscire ad alleggerire ogni situazione e accadimento. D’altronde la capacità di ironizzare è da sempre ambita da molti. E Giuliani ce ne dimostra l’efficacia riuscendo a sdrammatizzare anche sul suo rapimento, intercalando risate e disperazione, in modo quasi grottesco tanto da trascinare la commedia sulle note del surreale e dell’onirico più che del rappresentativo. Le battute più divertenti sono affidate al protagonista, gli altri personaggi fungono da spalla e a volte rallentano il ritmo della narrazione. La scenografia, i costumi, gli effetti sonori, rispecchiano un immaginario infantile, tanto che la commedia potrebbe essere destinata anche a bambini. “Sono di un altro pianeta” resterà in scena fino all’11 gennaio e chi vorrà brindare al Nuovo Anno con Antonio Giuliani e la sua compagnia, potrà farlo durante lo spettacolo che verrà replicato anche il 31 dicembre. Roma, Teatro Parioli, 21 Dicembre 2008
Visto il
al D'Annunzio di Latina (LT)