Prosa
SONO DIVENTATO ETERO!

E se un giorno in una fa…



	E se un giorno in una fa…

E se un giorno in una famiglia italiana l’idea di avere un figlio gay non fosse più un’ipotesi da genitori “tolleranti”, e neppure una semplice evenienza, ma addirittura un’opzione preferibile? Con questa congettura esclamativa, che rovescia apertamente il luogo comune, la commedia Sono diventato etero!, messa in scena dalla compagnia MilleLire, prova a sparigliare i moduli della commedia brillante inquadrando il rapporto madre-figlio sotto una prospettiva inusuale e, per certi versi, provocatoria. Anche perché, a dirla tutta, sulla scena non compare esattamente una famiglia tradizionale ma – come si direbbe nel linguaggio dei censimenti anagrafici – una “convivenza atipica”, costituita da una madre separata, suo figlio, e il miglior amico dei due.

Lasciando intendere d’esser capitati in una sorta di mondo alla rovescia, o almeno ai confini di quello reale, la ritmata sit-com di Lorenzo De Feo costruisce una narrazione che puntella di piccole sorprese il sillabario di luoghi comuni sulla sottocultura gay, variando il racconto scenico con inserti cantati e danzati, alla stregua di un piccolo musical. La drammaturgia è basata su una rapidità quasi televisiva, con battute rapide e incalzanti e qualche gag; a tratti la cadenza diviene meno brillante e la scrittura si apre a toni più meditativi. Un finale un po’ troppo accelerato tenta di serrare le fila delle diverse linee narrative, e di riportare la dimensione fictonal della trama ad una maggiore plausibilità dell'epilogo; questo passaggio – forse troppo rapido e artificiale – risulta come la parte meno fluida del lavoro.

La messa in scena punta con intelligenza sulle caratteristiche attoriali del protagonista, l'istrionico Alessandro Cassoni, elettrico e brillante, cui fa da adeguato contraltare la sorniona vitalità di Susanna Cantelmo, formidabile nel meccanismo del contrappunto scenico e nella scelta dei tempi di battuta. Tra i due s'inserisce con disinvoltura – seppure con un briciolo d'esperienza in meno – il pimpante Antonio Lupi, vivace ed appena sopra le righe nella proposta del personaggio di spalla. Una commedia briosa e leggera che non manca di spunti satirici sul complesso gioco delle relazioni umane.
 

Visto il 16-03-2010
al Piccolo Bellini di Napoli (NA)