Prosa
SOTTO PAGA, NON SI PAGA!

San Severino Marche (MC), tea…

San Severino Marche (MC), tea…
San Severino Marche (MC), teatro Feronia, “Sotto paga, non si paga” di Dario Fo LA RIVOLTA CONTRI I PREZZI I volti di Franca Rame e Dario Fo, oggi sono quelli di Marina Massironi ed Antonio Catania, ma il tema è più che mai attuale. L'azione prende il via da una razzia di cibo al supermercato, dal fondale del celebre dipinto Il quarto stato si passa all'interno di una casa operaia, povera, semplice e spoglia. Due amiche si incontrano, una è carica di buste, l'altra l'aiuta, diventando complice del “delitto” di fare la spesa senza pagarla. Gli spettatori sono accolti dalla diatriba tra moglie e marito sul tema dei soldi che mancano per comperare il cibo ed arrivare a fine mese. Il marito, “compagno” integerrimo, racconta alla moglie che la polizia sta facendo una retata nei palazzi intorno per arrestare chi ha rubato. La donna dice di voler essere onesta a tutti i costi, ma in realtà ha nascosto la merce rubata. Da qui inizia tutta una serie di equivoci, per nascondere in modo assurdo e paradossale la merce, con “maternità” inventate e scambi di persona. Il testo è una commedia dall'impianto satirico, attualizzato con alcuni riferimenti al momento contemporaneo, la recitazione ricca di brio e ritmo, lasciano nel pubblico un senso di divertimento, che lo spinge a risate continue, numerosissimi applausi, alcune volte fin troppi. La dimensione comica del testo sovrasta tutte le altre, anche se nella rappresentazione del 1974 aveva lo scopo di porre l'attenzione su una sorta di rivolta allo strapotere di alcuni commercianti sui prezzi, con la proposta di pagare la merce solo per metà. La protesta sociale viene oscurata in parte dall'incalzare del ritmo dell'azione, ma a metà anni Settanta, in due casi a Milano, la realtà trasse spunto dalla scena, solo immaginata, dalla penna di Dario Fo. Il testo resiste intatto allo scorrere del tempo, non solo per la felice coincidenza del tema con il periodo critico attuale, ma anche per il sapiente intreccio tra dimensione privata e collettiva, a volte difficile da rendere nei pochi metri quadrati del palcoscenico del Feronia. Pubblico divertito e plaudente, a momenti troppo rumoroso. Visto a San Severino Marche (MC), il 24 febbraio 2008 MONIA ORAZI
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