La vicenda si svolge l’ultimo giorno di scuola, in un istituto tecnico della periferia romana, nel momento in cui il corpo docente è chiamato a pronunciarsi sull’analisi finale, quella che decreta la promozione o la bocciatura degli allievi.
Per fatiscenza è crollato il soffitto della biblioteca e il consiglio di classe è costretto a riunirsi nei maleodoranti locali della palestra per dibattere sul destino di una classe irrequieta e bizzarra, dove spicca la presenza imbarazzante di un allievo che dividerà il giudizio dei professori.
Il dibattito diventerà pretesto per scatenare accuse, recriminazioni, rese dei conti derivanti da gelosie e rancori pregressi. Tra meschinità e pettegolezzi, vi sarà anche spazio per la nascita di un amore fra due insegnanti particolari: la professoressa Baccalauro e il professor Cozzolino, sulla scena la De Laurentis e Della Corte.
Nasce come commedia ma può diventare subito dramma se si pensa che è stata portata in scena sedici anni fa e la situazione della scuola è rimasta pressochè invariata. Con leggerezza ma non con superficialità il tema del degrado scolastico fa da padrone, e la mano di Starnone riesce ad un certo punto a confondere i ruoli tramutando insegnanti in studenti e viceversa.
Tutto questo è raccontato da Boccaccini in maniera dinamica, divertente e ironica allo stesso tempo come il regista romano sa fare. Il risultato è una piéce piacevole che vale la pena di vedere, per gli spunti di riflessione e di ilarità che porta con sé.