Musical e varietà
SOTTOVOCE

Accanto a nomi come De Cur…


	Accanto a nomi come De Cur…

Accanto a nomi come De Curtis, Scarpetta e De Filippo, il teatro partenopeo dello scorso secolo ci ha lasciato un'altra grande firma, quella di Raffaele Viviani. Attore, commediografo, poeta, ma anche compositore, quella di Viviani è stata un personalità poliedrica e ricca sotto ogni aspetto artistico.

Ernesto Lama ha ideato uno spettacolo per omaggiare il suo genio, avvicinandosi in punta di piedi alla sua vasta opera. Così, dal 13 al 15 novembre, al Nuovo Teatro Sanità è andato in scena Sottovoce, con lo stesso Ernesto Lama, Marina Bruno, Elisabetta D'Acunzo ed il pianista Giuseppe Di Capua. Lo spettacolo è stato, prendendo in prestito un termine dal linguaggio musicale, un medley di alcuni tra i più bei pezzi tratti dagli scritti di Viviani. Un continuum di estratti, canzoni, poesie, legati tra loro da un pianoforte e dalla tensione emotiva che ognuno di essi suscitava. Le scelte di regia, quali i cambi a vista, l'assenza di microfoni (che ha valorizzato la voce dei tre attori) e la dimensione intima del Nuovo Teatro Sanità, hanno creato quella forte empatia, non sempre facile da raggiungere, tra palco e platea, che durante i momenti più comici ha richiamato addirittura l'intervento degli spettatori. La voce melodiosa e vivace di Marina Bruno ed Elisabetta D'Acunzo cullano e accompagnano lo spettatore attraverso i vicoli di una Napoli dal sapore lontano, tra le storie del popolo minuto, una Napoli piena di calore umano che attira una certa nostalgia, una Napoli così bella che anche i pesci desiderano andarvi a morire, offrendosi all'amo dei pescatori nel mare di Mergellina.

Le storie di Viviani sono storie di fame, di dolore, di gioia, di passione e d'amore, che si presentano spesso in spoglie giocose per poi svelare alla fine il loro messaggio più riflessivo ed incisivo, ed Ernesto Lama si è dimostrato abilissimo nel passare dall'abito comico a quello drammatico guadagnandosi l'entusiasmo del pubblico grazie alla sua spontaneità e la sua comicità non affettata. Uno spettacolo che merita di essere visto, che si allontana dalla celebrazione gloriosa ma si uniforma all'essenza del teatro vivianesco, alla strada, e lo racconta con la discrezione di una confidenza tra due donne che si perde nei vicoli... sottovoce.

Visto il 15-11-2014
al Nuovo Teatro Sanità di Napoli (NA)