SPETTACOLO COSMICO GLI ORIZZONTI DELLO ZODIACO

Viaggio cosmico col naso all'insù

Viaggio cosmico col naso all'insù

Come in uno di quei meravigliosi Luna Park di inizio 900, gli spettatori, appena entrati nella cornice suggestiva dei Parchi di Nervi, tra scoiattoli golosi di noci e merli svolazzanti, vengono accolti da un bizzarro e divertente personaggio.
A fare gli onori di casa è il mago Aries (il bravissimo Enrico Campanati), padrone del Luna Park che aiutato dal suo fedele e strampalato assistente-nipote, guida gli avventori-spettatori in un affascinante viaggio alla scoperta delle stelle.


L’ultima creazione del teatro della Tosse per la consueta stagione estiva rappresenta un vero e proprio viaggio attraverso l’affascinante e misterioso mondo dei segni zodiacali.
Un progetto nato dall’idea di Emanuele Conte e Amedeo Romeo, che firmano anche la regia dello spettacolo, con la collaborazione di Alessandro Bergallo e Bruno Cereseto.
Come Ercole che, attraverso un percorso iniziatico, affrontò e superò le dodici fatiche, allo stesso modo lo spettatore si trova a compiere un viaggio che lo porta attraverso la magia delle dodici costellazioni, di cui molte sono le analogie, che gli studiosi rintracciano, con il dodekathlos di Ercole.


Dodici segni, dodici stazioni in un percorso costruito in maniera assolutamente democratica, dove lo spettatore è guida di se stesso, lasciato libero di costruire il proprio percorso narrativo addentrandosi e perdendosi (come auspica il mago Aries) in un viaggio decisamente avventuroso.
E così dalle vertiginose acrobazie della Vergine, accompagnate dalle note della dolce Giua (sue sono le bellissime musiche dello spettacolo) si passa ai coinvolgenti equilibrismi della Bilancia.
Vedremo Cornelio, il ventriloquo, dividere la scena col suo gemello, un pupazzo reticente e dispettoso; lo Scorpione con la scena del lanciatore di coltelli e ancora lo sventurato Leone che, depredato della sua forza e del suo scettro (ripete ipnoticamente I’ m not the king of the jungle), rivendica il suo diritto ad avere una pelle.


Basterà addentrarsi un po’ di più tra i cespugli del parco per assistere al monologo struggente del Toro (cui dà voce la bravissima Rita Falcone) con un richiamo alla Fedra di Seneca, un omaggio al compianto Sanguineti, recentemente scomparso. Ci sarà il Sagittario col mito del bersaglio perfetto eternamente in combutta con la metà ferina del suo corpo, decisamente più pragmatica. Vedremo il Cancro nelle vesti di un clown triste che non sa e non riesce a far sorridere gli avventori del Luna Park e ascolteremo le misteriose storie del Capricorno e le sue teorie bizzarre su come conquistare un uomo.
Ci sarà l’Acquario a raccontarci le sue disavventure e il segno dei Pesci, che preda di un delirio amletico sogna di uccidere la madre e lo zio, reo quest’ultimo di aver soppiantato il padre, dopo la sua morte, nella direzione del Luna Park.


Uno spettacolo itinerante costruito scena dopo scena che mescola circo, teatro, danza, musica in un tripudio di colori e luci, bellissime le scenografie e altrettanto meravigliosi i costumi di scena.
Un cast numeroso e affiatato in cui spiccano per versatilità e bravura Campanati nelle vesti del bizzarro mago, Cereseto in quelli del malinconico acquario e Bergallo, divertente nei panni dell’assistente-nipote e altrettanto strepitoso in quelli del segno dei Pesci.


Un microcosmo, quello evocato da questi stravaganti personaggi, che non manca di stupire e affascinare grandi e piccini, numerosi e partecipi questi ultimi, decisamente divertiti gli altri.
Atmosfera magica, serata ricca di sorprese, contesto particolarmente suggestivo, appuntamento da non perdere.
 

Visto il 13-07-2010
al Parchi di Nervi di Genova (GE)