Un affresco di un mondo che non c’è più.
Un sogno che diventa realtà e arriva ad essere la gabbia di Lucifero all’Inferno.
Un futuro migliore in cambio della propria salute, fisica e mentale.
Essere strappati al mondo che si è conosciuto per anni per diventare non più importante di un componente meccanico all’interno di una catena di montaggio.
Un pezzo facilmente estraibile e sostituibile, nel momento in cui gli ingranaggi si rompono.
Questo il passato, questo il presente.
E visti i recenti eventi, molto probabilmente il futuro sarà molto peggio.
Questo spettacolo può leggersi come un tentativo di evitare i ricorsi della storia.
Storie semplici, umane, vissute da persone semplici, in questo caso da “terroni”, vengono mixate e raccontate in questo splendido affresco che è Strani – Ieri.
La recitazione degli attori è lo strumento sapiente messo in mano a Simone Schinocca, regista ed autore della pièce.
Non esistono momenti in cui l’attenzione decade, non esistono dialoghi o monologhi da primedonne, non esiste una reale trama a cui fare riferimento. Solo frammenti di molte vite vissute sullo stesso piano temporale.
I frammenti devono essere dosati con maestria per essere compresi dal pubblico.
Per quest’attenzioneal particolare emerge il mio applauso sincero, dal cuore.
La sincronia di queste storie, così simili e così varie, permette la percezione della storia dei molti e non del singolo.
L’unica nota disarmonica è data da un retrogusto di difficile individuazione.
Dov’è che questo mosaico incastonato con maestria ha una pecca?
Durante tutta l’esibizione si ha la sgradevole sensazione del "tirare un sasso nascondendo la mano", di un “osare ma non troppo” quasi si avesse paura di rompere le scatole a qualcuno. Perché? Da sempre il teatro è un terreno di scontro e di riflessione ma, come si assiste da qualche anno, si ha paura di esagerare. Questa l’unica increspatura nel magnifico spartito di Strani – Ieri. A voi valutarne il peso nel complesso dell’opera.
Prosa
STRANI-IERI
Per Ricordare...
Visto il
15-01-2011
al
TPE Teatro Astra
di Torino
(TO)