Il violinista greco Leonidas Kavakos, dopo una prima straordinaria interpretazione del Concerto in Mi minore op. 64 di Mendelsshon, è tornato al Ravenna Festival, sul podio dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”. Non solo in veste di solista, ma anche come direttore.
Il concerto si è svolto nella suggestiva Piazza San Francesco e il programma scelto per i giovani strumentisti spazia dal barocco di Johann Sebastian Bach, agli equilibri del classicismo di Franz Joseph Haydn fino ai novecenteschi recuperi passatisti di Igor’ Stravinskij.
Il programma rivela la maturità raggiunta dal violinista che, dopo essersi cimentato con le più imponenti partiture virtuosistiche, si confronta con scelte molto raffinate.
L’apertura della serata è stata riservata al Concerto in re minore per violino, archi e basso continuo BWV 1052–la cui parte solistica è stata interpretata dallo stesso Kavakos – una pagina composta da Bach, e sfortunatamente andata perduta, ma ricostruita in tempi moderni nella sua veste orchestrale in base della versione per clavicembalo elaborata dallo stesso Bach. Il seguito è stato il Concerto in re per archi op. 25 di Stravinskij, che apre la strada agli ultimi capolavori del tardo periodo neoclassico. La conclusione della serata è stata affidata alla Sinfonia in do maggiore “L’ours” (L’orso) di Haydn, la prima delle Sei Sinfonie cosiddette “parigine” perché composte per il Concert de la Loge Olympique di Parigi.
Kavakos ha la capacità di riversare nell’arte direttoriale la naturalezza e l’istintività che fin dall’inizio hanno caratterizzato il suo approccio al repertorio violinistico e alla musica tutta. Una spontaneità certamente non estranea alle sue origini greche che lo rendono uno dei violinisti virtuosi più ricercati.
La naturalezza dell’eterno ragazzo, tratto inconfondibile del bravissimo Kavakos, si coglie immediatamente all’entrata in palcoscenico del violinista. Infatti non si presenta mai come fosse un divo, al contrario la spontaneità è una delle caratteristiche principali del personaggio, ma anche del musicista, che sa destreggiarsi nelle più impervie partiture con la stessa disinvoltura di chi, con il suo strumento, ha un rapporto privilegiato e istintivo.
Kavakos ama assumere sempre più spesso il ruolo di direttore d’orchestra nell’ultimo biennio, in particolare con la Camerata Salzburg, il prestigioso complesso di cui è stato nominato Direttore Artistico lo scorso anno.
Piazza San Francesco Ravenna, 7 luglio 2007
Visto il
al
San Francesco
di Ravenna
(RA)