Danza
TANGO

Si è fatta attendere a lungo,…

Si è fatta attendere a lungo,…
Si è fatta attendere a lungo, la compagnia di Miguel Angel Zotto o forse l’attesa era dovuta alla calca di spettatori in cerca di parcheggio, all’ingresso del tendone del Gran Teatro, ma può succedere alla prima di uno spettacolo unico come questo, in scena solo per una settimana a Roma. E ne vale decisamente la pena. Con un’ora di ritardo, si apre il sipario e si da il via alle danze, con un tango che presenta in scena tutti i ballerini. Poi, come per magia, compare sullo sfondo la banda dei Buenos Aires Tango ed il suono magico del bandoneon, provoca brividi e ricrea atmosfere cariche di sentimento e passione, prima strisciante e sofferta, poi ritmata e frenetica. Si alternano brani danzati da una o più coppie, ad altri solo suonati e cantati. Le donne (ballerine che sembrano anche fotomodelle) indossando cloratissimi abitini da sogno, sensuali e svolazzanti, travolgono lo sguardo dello spettatore e trasportano la mente a feste e balli di un tempo lontano, a scene immaginate leggendo favole e romanzi di grandi amori. In un corteggiamento danzato, gli uomini fanno volare le dame sempre più in alto, in incroci ad effetto di gambe e cosce, con numerosi ganchos e boleos. I tanghi ideati da Zotto si fanno man mano sempre più coreografici e scenici, adatti ad un palco grande come questo e i costumi diventano sempre più succinti. Per alcuni minuti i Buenos Aires Tango si riposano (non c’è intervallo nello spettacolo) e ad accompagnare le danze ci sono i più celebri brani registrati nel secolo scorso. Nell’ultima parte dello show, si ritorna al tango in versione più classica e si ascoltano canzoni note, come la Cumparcita e Libertango. Quello di Zotto non è il solito spettacolo di tango composto da ballerini inarrivabili che fanno tango show; il merito di Zotto è proprio quello di aver portato il tango da strada (dove è nato) sul palcoscenico, alternando momenti di danza a momenti più coreografici, passando per il classico “tango salon”, rappresentato nello stile di Villa Urquiza, noto quartiere di Buenos Aires. Dunque: appassionati ed esperti di tango o meno, si trova esattamente tutto ciò che ci si può aspettare da uno spettacolo del genere, in cui il tango è esplorato e rappresentato tanto nelle sue forme più eleganti e raffinate quanto in quelle più passionali e ardite. Roma, Gran Teatro, 14 novembre 2007
Visto il
al Auditorium Manzoni di Bologna (BO)