Prosa
TAXI A DUE PIAZZE

Si tiene al Teatro Politeama …

Si tiene al Teatro Politeama …
Si tiene al Teatro Politeama Brancaccio di Roma fino al 29 Maggio lo spettacolo “TAXI A DUE PIAZZE”, divertentissima farsa in due atti di Ray Cooney, importante figura del teatro inglese ed europeo, diretta da Gigi Proietti ed interpretata da Gianluca Guidi che ne ha anche curato le musiche, Cristina Ginevri, Corinne Bonuglia, Massimiliano Giovanetti, Stefano Bontempi, Simone Repetto, Mariella Visalli e con la partecipazione straordinaria di Gianni Fenzi. La trama, complicata ma resa snella e scorrevole dai dialoghi e dalle belle musiche, narra la complicata vita di Mario Rossi, professione tassista, sposato felicemente con Alice Rossi con la quale vive in un appartamento di Piazza Irnerio a Roma. Forse sembrerebbe una tranquilla vita di coppia se Mario Rossi non fosse felicemente sposato anche con Barbara Rossi e condividendo con lei un appartamento di Piazza Risorgimento a Roma. Dopo questo preambolo scopriamo che Mario Rossi è bigamo in quanto ha sposato la prima moglie in chiesa e appena sei mesi dopo la seconda, con rito civile, in Comune. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro – sia i suoi che quelli delle sue due mogli – Mario riesce a nascondere la verità per ben due anni, godendosi una vita coniugale movimentata ma appagante e ovviamente nessuna delle due è a conoscenza dell’esistenza dell’altra. Ma un brutto giorno la vita del gaudente tassista bigamo finisce con il complicarsi in quanto, per salvare un’anziana signora da uno scippo, riceve una brutta botta in testa che lo costringe, privo di sensi, al ricovero in ospedale. Al suo risveglio e ancora confuso Mario fornisce ad un infermiere l’indirizzo della prima moglie e ad un impiegato dell’ospedale l’indirizzo della seconda. La denuncia di rapina e violenza di Mario Rossi viene inoltrata presso due differenti commissariati in due diverse zone di Roma che a loro volta si attivano mandando ad indagare sull’accaduto due diversi ispettori. Ma la faccenda si complica dato che la stampa – in questo caso il Quotidiano “Roma Sera” - avvisata dell’accaduto manda un fotografo a casa di Mario che scatta una fotografia del tassista accanto a una delle sue mogli e verrà pubblicata sulla copertina del giornale. Questa ingarbugliata vicenda fa nascere equivoci, coincidenze, bugie e mistificazioni delle verità continue che con un ritmo incalzante e a dir poco infernale la complicheranno fino alla conclusione inaspettata ma non per questo non sorprendente. L’impianto scenografico rimane quello originale disegnato da Douglas Heap, le musiche originali sono affidate anche a Riccardo Biseo e l’adattamento è stato effettuato da Jaia Fiastri. A questo proposito è da dire che mentre nella versione originale una moglie si esprime in un inglese piuttosto raffinato e l’altra attraverso una sorta di “cockney” (dialetto inglese), nella versione italiana la distinzione è stata tradotta con l’accento francese della prima moglie e con quello tipicamente romano della seconda. In un crescente coinvolgimento si passa da un sorriso iniziale di circostanza ad un riso pieno, accompagnato da innumerevoli applausi, dovuto ad un susseguirsi di battute e doppi sensi La simpaticissima traduzione della Sastri dal punzecchiante umorismo inglese all’ambientazione romana ha reso ancora più vivace e colorata la rappresentazione. E’ da sottolineare che questa scoppietante farsa inglese è stata portata sulle scene italiane nel lontano 1985 da Pietro Garinei che ha sapientemente diretto, oltre a Paola Quattrini e Martine Brochard, un bravo Johnny Dorelli, padre di Gianluca.
Visto il
al Italia di Roma (RM)