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Due solitudini alla ricerca della propria felicità

Due solitudini alla ricerca della propria felicità

Due giovani si incontrano casualmente davanti al cancello di una psicoterapeuta presso la quale stanno in cura, lei è narcolettica, con perdite temporanee di memoria, lui è un cleptomane, oltre che bugiardo cronico. Entrambi lavorano, lei come maestra elementare supplente, lui come scrittore di racconti per l’infanzia.
È un confronto di due solitudini, di due storie al limite della marginalità, di due persone che nonostante tutto riescono comunque a trovare degli appigli a cui aggrapparsi per sopravvivere e, forse, anche per vivere istanti di serenità se non di felicità. Infatti diventano presto amici, e dopo vari tira e molla, soprattutto da parte di lei, nasce fra loro un legame più profondo, anche un figlio…
 Alessandro Bruno ha scritto un testo molto contemporaneo, che riflette i disagi esistenziali e le problematiche umane dei nostri tempi ed ha uno sviluppo, anche drammaturgico, interessante e coinvolgente.
L’allestimento del regista Sergio Zecca consiste di un palcoscenico con al centro solamente degli sgabelli che vengono spostati dagli stessi attori per creare via via, grazie soprattutto ai giochi di  luci, i vari ambienti e le situazioni del racconto.
Molto bravi e perfettamente in sintonia Ambra Angiolini ed Edoardo Leo. Ambra in particolare, merita una nota di attenzione. Rivelazione cinematografica qualche anno fa, anche in teatro sa emozionare, modulando senza eccessi e forzature  i registri recitativi da risultare credibile, vera.
 

Visto il 25-01-2013
al Comunale di Thiene (VI)