Prosa
TOCCATA E FUGA

una questione di corna

una questione di corna

Jesi (AN), teatro Pergolesi, “La scuola delle mogli” di Molière
San Severino Marche (MC), teatro Feronia, “Toccata e fuga” di Derek Benfield

UNA QUESTIONE DI CORNA

I due testi hanno in comune la questione delle corna, un'ossessione per Arnolphe, uno stile di vita per i protagonisti tutti dell'inglese.

Molière riversa nella commedia note autobiografiche, una vera ossessione per le corna dopo avere egli (quarantenne) nella vita sposato una ragazza molto più giovane di lui, la quale nella pièce tradisce Arnolphe che l'aveva allevata per sposarla illibata e ignorante.
Valter Malosti (regista) affronta in modo personale il testo, al suo primo incontro con l'autore francese. La scena è una pedana circolare fortemente inclinata alla quale si accede da una passerella, come fosse una nave o piuttosto una zattera alla deriva. Al centro un ceppo con radici tentacolari, con riferimento al finto nome nobiliare che Arnolphe si seglie, “signore del ceppo”. Un cervo impagliato ricorda con il suo palco l'ossessione del protagonista. Unico elemento scenico un armadio che è la casa di Arnolphe, spazio angusto e senza uscite né comunicazioni con l'esterno dove viene rinchiusa la giovane Agnèse come una bambola di pezza. Malosti propone una traduzione in versi rimati con molti francesismi e trasforma la commedia in una specie di opera pop grazie all'inserimento di musiche e canzoni che hanno una parte preponderante ma che nella sostanza non aggiungono nulla al testo originario.
Valter Malosti (attore) riesce ad ingigantire le inquietudini e le preoccupazioni del protagonista, al punto che tutto appare come una proiezione dei suoi pensieri, un controcanto cupo ed ossessivo-ossessionante di una paura di essere tradito che diventa vera malattia. Ricca e varia la colonna sonora, su tutti Giuseppe Verdi. Affiatati gli attori, tutti bravi ed adeguati ai ruoli.

Benfield pone al centro della sua commedia due coppie di amici, sposati da lungo tempo, che si tradiscono reciprocamente. Vera è la moglie di Gianluigi e la migliore amica di Patrizia, la quale è sposata con Marco ed è l'amante di Gianluigi, mentre Marco è l'amante di Gloria (una procace commessa che viene spacciata per infermiera) e Vera ha un amante a New York. Il gioco degli equivoci regge poco la scena, si fa fatica a credere alle scemenze che i coniugi si raccontano tra loro per sostenere situazioni insostenibili. La conclusione della commedia è: si vive in un mondo di tradimenti affrontati con leggerezza e l'adulterio è il naturale complemento della vita coniugale, considerato dai protagonisti inevitabile e salvifico. Le corna, temute di Arnolphe, diventano naturali in “Toccata e fuga”.
La scena rende veloci i passaggi da un appartamento all'altro, giocata su una parete semicurva in cui si aprono cinque porte girevoli coi ritratti dei protagonisti; al centro un divano a forma di labbra rosse, quasi bocca di Mae West nel salotto di Salvador Dalì. Gli attori sono volti noti a chi frequenta la televisione: Patrizia Rossetti (che ha sostituito nel corso della turnè Antonella Elia), Gigi Sammarchi, Marco Vaccari (anche regista) e Vera Castagna.

Visto a Jesi (AN), teatro Pergolesi, il 02 aprile 2011
Visto a San Severino Marche (MC), teatro Feronia, il 03 aprile 2011

FRANCESCO RAPACCIONI

Visto il
al San Babila di Milano (MI)