In scena, al Piccolo Teatro Eliseo, TRADIMENTI di Harold Pinter, commedia scritta nel 1978 celebrata, sin dagli esordi, come uno dei maggiori testi dell’autore, capace di mostrare, con la forza di dialoghi stringati, le ambigue emozioni e l’ipocrisia dei rapporti professionali e personali. L’autore ci pone di fronte a una commedia priva di unità di tempo e di luogo, una peculiarità che costringe lo spettatore all'attenzione, al ri-costruire la storia e lo guida in una lettura “dal vivo” alla comprensione delle situazioni che si sono create stimolandone, con sospensioni e attese, la curiosità.
Il regista Andrea Lenzi sceglie una scenografia semplice e raccolta, dei pannelli dove vengono proiettati di volta in volta le foto dei differenti ambienti in cui si svolgono le nove scene. “La foto trattiene un frammento di memoria, una scheggia di realtà che tradisce una realtà più ampia, evocata e irraggiungibile. La foto congela, fissa per sempre qualcosa che la nostra memoria continua a modificare, a tradire. Ecco quindi un contesto che, a partire da immagini fotografiche, delinei gli ambienti in maniera più liquida e rarefatta di una ricostruzione scenografica tradizionale, mi è sembrato un percorso adatto alla specificità di questa “commedia della memoria”. Una modalità che solleciti sul piano della visione la cristallina esattezza della scrittura e che crei un ambiente al tempo stesso concreto e sfuggente come i personaggi ritratti da Pinter.”
La piece parte dall’appuntamento tra due ex amanti che, anni dopo la fine della loro relazione clandestina, si incontrano in un pub. Il nastro si riavvolge nelle nove scene successive fino al bacio che sigla l’inizio della relazione tra Emma, sposata con Robert, e Jerry, suo miglior amico. I personaggi hanno caratteri poco amabili, a volte leggeri, quasi vacui, a volte pieni di sarcasmo. Le menzogne sono accettate e perpetrate a tutti i livelli. Gli uomini e la donna naturalmente affrontano in modo diverso il ricordo del passato e questo si concretizza in un gioco divertito fra i due sessi.
Nel tradimento praticato da tutti e nelle bugie che pervadono la quotidianità dei protagonisti non c’è semplicemente la storia di un amore tradito, c’è la ricerca di un’identità svanita e riecheggia il confronto con la delusione di un periodo storico che prometteva grandi cambiamenti. La piece, infatti, è ambientata a ritroso nel decennio che va dal 1968 al 1977. E in questo senso che si manifesta un nuovo tradimento: il tradimento delle aspirazioni giovanili. I protagonisti in scena sono degli adulti traditi che tradiscono se stessi e gli altri.
In scena fino al 29 Maggio.