Un tram che si chiama... putiferio

L’autobus è il luogo dove una variegata umanità, per lo più di estrazione popolare, si incontra e si relaziona, in un crescendo comico e surreale. Questo il plot narrativo di “Tram…Bust”, la nuova fatica di Ciro Zenga, drammaturgo regista e qui anche interprete in due dei tanti ruoli che il suo copione prevede, in una sorta di “girotondo” allusivo della società contemporanea. Idealmente legato a Queinot (come non pensare ai suoi "Esercizi di Stile" ambientati per l'appunto in un affollato mezzo pubblico?)e Schnitzler (che con "Girotondo",per l'appunto, scandagliò con incisione gli apparentemente superficiali rapporti umani) l’autore riprende dialoghi ispirati al quotidiano e ne sottolinea l’involontaria comicità, spingendo l’acceleratore con una regia di buona resa. Tra gli interpreti da sottolineare l’ottima performance di Antonella Giaquinto, che fa tesoro dell’esperienza maturata questi anni con Carlo Buccirosso e la divertente verve di Luigi Pone, a cui fa da buon appoggio la gradevole presenza scenica. Altri intepreti, oltre allo stesso regista, Patrizia Zenga e Carmine Esposito. Il pubblico, dal canto suo, ha mostrato divertimento e gradimento salutando la fine dalla rappresentazione con calorosi applausi