E’ veramente un perfetto gioco a incastri, tra umorismo e forte tensione narrativa, con momenti che ti lasciano con il fiato sospeso. Sto parlando di Trappola mortale, un giallo con tutte le carte in regola, scritto da Ira Levin (l’autore di Rosemary’s Baby), che arriva quasi a superare il celeberrimo Trappola per topi.
In questa versione, adattata e diretta da Ennio Coltorti, protagonista indiscusso è Corrado Tedeschi, nel ruolo di uno scrittore di gialli (un tempo celebre e ricco, ma ora in un periodo di “stanca” e alle prese con difficoltà economiche), il quale fiuta un’occasione d’oro nell’incontro con un giovane e talentuoso scrittore (interpretato da Ettore Bassi), il quale ha appena terminato di scrivere il suo romanzo d’esordio. Arriverà ad ucciderlo per tornare ad avere quella fama ormai irrimediabilmente perduta? Sua moglie (Miriam Mesturino), testimone dei suoi loschi quanto improvvisi propositi sarà la prima a ottenere la risposta a questo interrogativo.
Completano il cast Silvana De Santis, nel ruolo di una divertentissima medium tedesca, e Giovanni Argante, un avvocato molto attento ai dettagli.
Corrado Tedeschi è un attore dallo stile inconfondibile ed efficace, anche nei panni di uno scrittore omosessuale latente e fallito. Ettore Bassi gli regge adeguatamente il gioco in scena, ma la sua recitazione teatrale non regala al personaggio il giusto spessore che, drammaturgicamente, meriterebbe. Miriam Mesturino, sempre contenta di ritornare nella sua “casa torinese”, sembra però più a suo agio in commedie dal sapore più classico.
Particolare attenzione merita Silvana De Santis, la quale attraverso un piccolo, ma azzeccato ruolo, riesce ad accattivarsi l’immediata simpatia del pubblico.
Questa divertentissima commedia gialla resterà in scena al Teatro Alfieri fino al 16 febbraio, poi proseguirà il tour, che terminerà nel mese di maggio al Teatro Manzoni di Milano.