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TRAPPOLA PER TOPI

Trappola per topi, gli anni cominciano a farsi sentire

Trappola per topi
Trappola per topi

Agatha Christie ha creato un meccanismo teatrale ineccepibile. In Italia, l’edizione da record diretta e interpretata da Piero Nuti con gli attori della Compagnia Torino Spettacoli fa incetta di repliche ormai da quasi vent’anni.

Era il 25 novembre 1952, sir Winston Churchill era Primo Ministro in Inghilterra e Trappola per topi debuttava a Londra. In Italia, l’edizione da record diretta e interpretata da Piero Nuti con gli attori della Compagnia Torino Spettacoli fa incetta di repliche ormai da quasi vent’anni.

Dal testo all’interpretazione

Agatha Christie ha creato un meccanismo teatrale ineccepibile, nel quale humour e suspense si fondono brillantemente… eppure, a livello drammaturgico, c’è qualcosa che non convince: un ritmo troppo lento, soprattutto nel primo atto, che, almeno nelle intenzioni, sembra funzionale a mantenere elevata la tensione nello spettatore.
Di conseguenza, la caratterizzazione eccessivamente emotiva del personaggio di Mollie Ralston (Barbara Cinquatti) o l’insidiosa arguzia investigativa del sergente Trotter (Luciano Caratto) risultano create ad arte per generare una suspense, che diventa superflua nel processo di elaborazione dal testo all’interpretazione.



Alcuni personaggi, poi, sembrano perdersi durante il loro percorso nonostante la spontaneità profusa nel caratterizzarli da parte degli interpreti: è il caso ad esempio dello stravagante Christopher Wren, magistralmente interpretato da Stefano Fiorillo, e dello spiazzante impeto giovanile sprigionato da Giuseppe Serra nel ruolo di Giles Ralston.
Infine, la sorniona eleganza del decano della compagnia, Piero Nuti (Signor Paravicini) garantisce l’interesse e il divertimento della platea, nonostante appunto, qualche giustificabile cedimento nel ritmo narrativo.

Gian Mesturino cura un allestimento scenografico da manuale - con tanto di quadro raffigurante Agatha Christie, che troneggia sul caminetto - e l’atmosfera thriller con venature intimistiche è è accompagnata dalle gradevoli musiche di Bruno Coli.

Dopo 66 anni, probabilmente il “caso teatrale” Trappola per topi deve fare i conti con qualche fisiologico scricchiolio; è comunque positivo notare la presenza in sala di numerosi ragazzini che hanno seguito la serata con vivo interesse.

Visto il 02-01-2019
al Erba di Torino (TO)