Dopo vent’anni da “Il Gabbiano”, per il quale ottenne il premio Ubu, Massimo Castri torna a Čechov con un altro nobile dramma: “Tre sorelle”. In scena al Mercadante di Napoli fino al 23 gennaio.
Il testo, definito dallo stesso regista, semplice, apparentemente ingenuo ma intoccabile nei suoi equilibri, viene perciò efficacemente tradotto, nella sua realizzazione, con attenta analisi e giustezza di ragionamento; tale da non snaturarne la logica. Operazione possibile solo grazie alla sensibilità artistica e alla lettura verticalizzata, attenta e meticolosa, del Castri.
Andrej e le sue tre sorelle, Olga, Mascia e Irina, vivono circondati da un gruppo di giovani militari inoperosi presso una solitaria guarnigione nella provincia russa. Nella casa paterna passa il tempo, e i sogni e le future proiezioni delle tre sorelle inesorabilmente si sgretolano.
Il dramma è quello del naufragio di una generazione sconfitta da se stessa. Essa, pur consapevole, non trova la forza di agire, sopraffatta com’è dall’inerzia e contrassegnata da un’esistenza scolorita, colma di insuccessi e frustrazioni. Generazione che, giorno per giorno, sprofonda sempre più nella grama vita quotidiana, all’insegna della mediocre e cinica bassezza, della disgregazione e dello sfacelo.
Tutti bravi i quattordici attori, veri e convincenti nell’interpretare crisi, crolli e abbandoni dei protagonisti. Nel ruolo delle tre sorelle, Bruna Rossi (nella parte di Olga), Laura Pasetti (in quella di Mascia) e Alice Torriani (Irina). Gli altri: Renato Scarpa (eccezionale interprete del dottor Ivàn Romànovič), Paolo Calabresi, Sergio Romano, Mauro Malinverno, Claudia Coli, Roberto Salemi, Milutin Dapcevic, Roberto Baldassarri, Angelo Di Genio, Miro Landoni e Barbara Valmorin.
Efficace e dalle intense atmosfere la scena di Maurizio Balò, essenziale nel suo allestimento e in perfetta armonia con l’insieme.
Ben resi anche il gioco luci di Gigi Saccomandi e le musiche di Arturo Annecchino.
Napoli – Teatro Mercadante - 16 gennaio 2008
Visto il
al
Verdi
di Padova
(PD)