Continua e si conclude la tournée di questa stagione teatrale intensa per la compagnia teatrale di Antonello Costa, al Teatro Greco, con questo spettacolo che nei primi 10 minuti si presenta come una commedia. Ma è solo un pretesto per dare il via ad una serie di sketch, monologhi e dialoghi comici nel suo stile da cabaret, che nel primo atto partono alla grande: il protagonista è il direttore del centro commerciale “O’ scèm” a cui gli affari vanno male e che decide di attirare la clientela con una serie di spettacoli di intrattenimento.
È così che Antonello insieme a Gianluca Foresi ci diverte con battute sull’attualità, la politica, il gossip, contornato dai balletti “fatti in casa” della sorella Annalisa Costa (l’unica che si sa muovere) e altre quattro ragazze, ipotetiche commesse del centro commerciale. Veramente divertente.
Peccato, però, che le cose belle durino poco. Già alla fine del primo atto, infatti, Costa (che del resto viene da un passato di animatore Valtur) comincia a dilungarsi in una serie di intrattenimenti da villaggio turistico che coinvolgono il pubblico in platea, volente o nolente.
Il secondo atto riparte male, con uno sketch che punta solo su battute volgari che, prese a piccole dosi, ci possono pure stare, ma tutte in una volta sola annoiano. Ma mi accorgo, nonostante tutto, che metà del pubblico in sala ride di gusto. Sarà perché oramai ha preso il via nel primo atto? No. La verità viene a galla col finale. Si chiude il sipario, partono inchini ed applausi, seguiti da una serie interminabile di ringraziamenti e saluti (20 minuti, fateci uscire!!) e con l’occasione Antonello ci chiede se c’è qualcuno che ha visto i suoi spettacoli precedenti: quasi tutti danno risposta affermativa e lo gratificano anche citandogli in coro un repertorio di sue battute, evidentemente famose. Tutto si spiega: se la platea è piena di fans, il successo è sempre garantito. Ma Costa in fin dei conti sa ballare, sa cantare e sa far ridere: perché non provare ad attirare anche un altro tipo di spettatore?
Teatro Greco, Roma, 26 Aprile 2006
Visto il
al
Cardinal Massaia
di Torino
(TO)