Prosa
UN AMORE DA INCUBO

L’idea dell’autrice Francesca…

L’idea dell’autrice Francesca…
L’idea dell’autrice Francesca Draghetti è originalissima e divertente. In “Un amore da incubo”, protagonista assoluto è uno degli incubi più classici, capitato sicuramente ad ognuno di noi (che qui assume un’identità corporea): l’incubo dell’interrogazione. I tre interpreti di questa bizzarra e allegra commedia sono bravissimi e riempiono senza sosta e senza sconti la scena. Si sente in modo forte, nello stile recitativo di Antonella Alessandro (nel ruolo di Anna), l’impronta comica della regista, ma il risultato è comunque naturale e simpatico. Fin dalle prime battute si gioca sugli equivoci e i doppi sensi ma il testo si fa più esilarante quando compare in scena lo straordinario Roberto Stocchi nei panni dell’incubo preferito di Anna, che sul palco canta, balla ed è un perfetto trasformista. Si susseguono ogni sorta di interrogazione, dal perfido professore sui banchi di scuola, al prete inquisitore nel confessionale, dall’analista indiscreto che fa sdraiare il paziente sul lettino, al poliziotto che ferma un conducente per un inaspettato controllo stradale, fino al conduttore di un improbabile quiz televisivo. E vengono citate tutte le classiche tipologie di incubi, come fossero persone costrette a fare ogni notte questo ingrato mestiere. Il testo è brioso, situazioni e dialoghi si sviluppano ed evolvono rapidamente; il ritmo è incalzante e non ci si annoia mai. Efficace la scenografia. Roma, Teatro Anfitrione, 13 Dicembre 2008
Visto il
al Anfitrione di Roma (RM)