Massimo De Rossi può insegnare cos'è un grande attore
In televisione lo abbiamo visto in Nassiriyia, per non dimenticare'con Raul Bova e Claudia Pandolfi, al cinema è stato diretto da Bernardo Bertolucci in L'assedio ma il teatro è da una vita la sua passione. Al punto che il drammaturgo Roberto Lerici ha pensato proprio a lui quando ha scritto Un banale incidente, attualmente al Teatro dei Filodrammatici di Milano fino al 17 febbraio 2008. Se tra voi c'è chi ama per davvero il teatro della parola, più che quello del monologhista, troverete pane per i vostri denti. In scena senza sosta per tutto il tempo, assistiamo al lungo dipanarsi di eventi che hanno inizio in modo quasi ridicolo. "Scusateci, lo spettacolo salta per un incidente al camion che doveva portare le scene...". Ma quello è solo l'inizio di un one-man-show che si appoggia sulle spalle gradevoli di Assunta Nugnes, imprevedibile antagonista di una storia che non serve raccontare. E' composta da una serie di racconti dentro ad altri racconti, come se una Sheherazade al maschile volesse farci trascorrere un'ora e mezzo senza che ce ne si accorga. E ci riesce, con voce possente, volto espressivo, Massimo De Rossi fa passare per geniale un testo che, a ripensarci, non è particolarmente eccellente, a meno che il suo genio non stia proprio nel sottotono, nel far pensare a persone simili a quelle evocate. Personaggi in fondo facili da incontrare o che semplicemente vorremmo incontrare oppure non vedere mai, dipende. Il palcoscenico dimostra di poter illudere ed emulare i drammi della vita e della morte anche attraverso piccoli inconvenienti, sogni, litigi, ricordi o, forse, solo un attimo di smarrimento. Una piccola meraviglia, diretta dal protagonista.
Visto il
al
Eleonora Duse
di Genova
(GE)