La coppia e le sue discussioni al Teatro Manzoni

Dal 29 Dicembre 2009 al 24 Gennaio 2010 Silvio Giordani dirige un cast d’eccezione al Teatro Manzoni di Roma, portando in scena “Uscirò dalla tua vita in taxi”, testo non conosciutissimo di W.Hall e K. Waterhouse. Carinissima ed intelligente la scenografia che sfrutta bene l’ampio palco del teatro, dividendolo in tre diverse ambientazioni che rappresentano l’interno dell’appartamento, l’androne della palazzina ed il bar sotto casa con tanto di cabina telefonica in stile londinese. È proprio in questi tre spazi, così ravvicinati, che i protagonisti si limitano a muoversi, come incapaci di allontanarsi gli uni con gli altri, col continuo rischio di incontrarsi e scoprire gli inganni reciproci, ma legati sostanzialmente nei loro destini, almeno fino al termine della commedia. La prima coppia che ci viene presentata in scena è quella dei due coniugi David e Sara ed assistiamo alla classica discussione di una coppia in preda a nervosismi e gelosie inframmezzate opinioni contrastanti persino sul cinema e sul teatro. Entrano poi in scena gli amanti Valerie e Stewart: Tiziana Foschi e Fabio Avaro già solo grazie alla loro mimica ed espressività straordinarie ci fanno sorridere, creando aspettativa e curiosità. Ma se questa seconda coppia “clandestina” dovrebbe inizialmente apparire l’opposto della prima, creando situazioni più frizzanti e giochi d’amore più “caldi”, l’inganno di Valerie si svela subito inutile, infatti vediamo anche loro due trovarsi a litigare e discutere proprio come una coppia sposata. Ben presto ci rendiamo conto che i protagonisti di questo lavoro si trovano sul palco principalmente per sfogare ed esprimere le loro frustrazioni, delusioni, la loro rabbia ed i loro sogni disillusi: insomma, c’è poca azione e tante, tantissime conversazioni a due o anche incrociate e si fanno confidenze, riflessioni, considerazioni sulla coppia, sicuramente non molto distanti da quelle che prima o poi è capitato a ciascuno di noi nella vita di fare o di ascoltare. Il momento più ironico e che ci porta qualche risata è forse quello dell’incontro inconsapevole e bizzarro tra David e Stewart, fino ad arrivare a soluzioni inaspettato dell’intreccio drammaturgico.