Preti scandalo, abusi sessuali su minori da parte di sacerdoti cattolici: tutti crimini che la Chiesa molto spesso ha taciuto e continua a tacere; e che Fabio Croce e Paolo Orlandelli, rispettivamente autore e regista del testo, si propongono di denunciare sul palco del teatro Il Primo a Napoli. Un tema tanto scottante quanto difficile da affrontare che rischia di diventare, come nel caso di questo Vite violate, uno sterile e asettico documentario in cui ci si preoccupa solo di riportare una serie di fatti, dati, nomi e informazioni piuttosto che avviare un vero è proprio meccanismo teatrale in grado di sollecitare lo spirito critico e le coscienze del pubblico in sala.
A mancare è lo spettacolo. Sulla scena non c'è nessuno sforzo recitativo, i sentimenti e gli stati d'animo vengono mostrati come fossero atteggiamenti non ancora interiorizzati. È come se gli attori in scena leggessero (e in molti casi leggono) le testimonianze delle vittime degli abusi senza però elaborarne e farne proprio il dolore e la sofferenza. A teatro si denuncia recitando cercando di comunicare e trasmettere emozioni attraverso qualcosa di alternativo all'esistente: per le inchieste e i documentari esistono la televisione e la carta stampata.
Visto il
20-11-2009
al
Il Primo
di Napoli
(NA)