VITE VIOLATE

Una coraggiosa luce su un fango di menzogne

Una coraggiosa luce su un fango di menzogne
Un accurato resoconto dello scandalo che ha travolto la Chiesa negli ultimi anni: l’abuso sui minori da parte dei “preti predatori” i quali, approfittando della propria posizione, contravvenendo al proprio uffizio, strumentalizzano a proprio piacere giovani vite di seminaristi, chierichetti e fedeli ardendo di distorcere a proprio vantaggio discorsi come l’amore di Gesù per i bambini, la precoce gravidanza di una giovanissima Maria di Nazaret, la minaccia di una presunta malattia, pur di realizzare il deprecabile intento di poter avere con questi ignari subalterni mortificanti e sconvolgenti rapporti sessuali, tesi esclusivamente ad un piacere personale. Questa l’accurata e dettagliata narrazione del cammino introspettivo di una vergogna che via via dilaga fino ad invadere interamente l’anima ed il corpo, diventando incontenibile e chiedendo oblio nella droga, nell’autodistruzione, nel suicidio. Racconti di vite giovani, fiduciose, speranzose, irresponsabilmente annientate, distrutte per sempre. Il percorso doloroso di chi ha dovuto fare i conti con questa sconcertante situazione è portato in scena dai bravissimi Julio Solinas, Lorenzo Profita ed Elisa Crucci, che prestano voce in maniera pregevole, con attenta e partecipata descrizione di fatti, luoghi, date e nomi, al disagio di vittime e parenti di questa atrocità che, per troppo tempo, è stata sepolta dalla Chiesa sotto un fango di menzogne e negazioni perseverando quell’abuso di potere che è la condizione essenziale senza la quale non sarebbe possibile porre in essere una totale padronanza sulle vittime. Una scelta encomiabile e coraggiosa, questa del regista Paolo Orlandelli, di portare in scena questo testo di Fabio Croce tanto crudo e spaventoso, che impone agli spettatori un’attenzione continua che essi non sanno e non possono interrompere, presi ora dalla compassione per i perseguitati, ora dalla rabbia per il persecutore; sentimenti forti in ogni caso. Va certamente sottolineato il garbo ed il rispetto per le vittime, mantenuto nella trattazione di un argomento che è per tutti, al di là delle proprie convinzioni religiose, fonte di raccapriccio e riprovazione. Lunghi applausi accompagnano la fine di questo lavoro che dovrebbe essere visionato da più vaste platee affinché il risveglio delle coscienze diventi qualcosa di concreto che permetta di guardare in faccia anche alle più terribili e scomode realtà con la ferma intenzione di impedirne la continuità evitando ulteriori sofferenze a vittime innocenti.
Visto il 22-11-2009
al Il Primo di Napoli (NA)