Provate a cercare su Tripadvisor un ristorante dalle parti di Corso Buenos Aires a Milano, nome “Lo scoglione”. Quante stellette ci sono? Zero? Per forza, non esiste. Così come non esiste quel delizioso damerino conosciuto in chat, che risponde al nick “Vestitopiaccionudoconvinco76”, che vi lascia sole al tavolo del locale, tenendosi in contatto con voi tramite messaggini su Whatsapp e una sfilza, infinita e stucchevole, di emotions da interpretare. Per dirvi cosa? Che non si presenterà alla cena, organizzata e pagata da voi, perché accompagnare mammina al torneo di burraco l’ha bloccato nel traffico. Mestizia a non finire. E poi vi domandate: “… che quel 76 non sia per caso l’età?” No, non della mamma, la sua.
È l’amore nel nuovo millennio, direbbe in modo spiccio qualche improvvisato sociologo. Forse. Solo che le aspettative sono sempre le stesse, e gli errori di valutazione pure, da parte di noi donne (ma poi diciamocelo, ragazze: pur volendo… merita davvero considerazione uno con un nick così?!?). Anche gli uomini non scherzano, certo, con le stesse, ataviche convinzioni sull’universo femminile. Nonostante, alla fin fine, si sia fatti allo stesso modo, soprattutto quando si parla di sentimenti, il minuetto continua: i maschietti, semplici creature che non vedono al di là del loro naso rispetto a femmine che, invece, hanno il fiuto di tre mastini messi assieme. E non solo quando si parla di relazioni. Ma non è il caso di aprire il capitolo ‘cellulite’, rischiamo di farci del male.
Pare che non se ne parli mai abbastanza dei rapporti uomo-donna, anche oggi in cui molti tabù e paranoie varie dovrebbero essere superati, fosse solo per l’emancipazione femminile e i mille progressi fatti. Barbara Foria, direttamente dagli studi di Colorado, da il suo contributo raccontando la quotidianità delle relazioni in modo scanzonato e irriverente, puntando direttamente a vizi e debolezze, senza alcuna indulgenza. Questa bella bionda di rosso vestita - una cifra stilistica ricorrente anche negli sketch di Italia 1 - pur narrando le solite (ormai risapute) verità che spesso tendiamo a negare anche a noi stesse, tiene bene il palco: un monologo accattivante, condito con un po’ di quella napoletanità che difficilmente lascia indifferente il pubblico, in cui spara a zero, con un’ironia che non di rado sfocia nel sarcasmo, sui modelli della vita moderna (profumiere con la puzza sotto il naso e commesse dalle labbra rifatte, siete avvisate). E se è vero che i matrimoni sono come gli incidenti, i duelli e i processi - servono i testimoni - meglio contratti a progetto: baciare per baciare, un rospo tale rimane. I principi azzurri sono spesso candeggiati… a chi conviene l’indeterminato? Scherzi a parte… brava la Foria, ma chapeau anche al pubblico maschile delle prime file, per aver tenuto botta alle battute pungenti, e neanche tanto isolate, della comica partenopea. Peccato duri solo due serate.