Le donne italiane del XXI secolo abitano in una strana terra di mezzo: se da un lato vivono con orgoglio la propria emancipazione, dall’altro in molti casi ancora sognano il principe azzurro su un bianco destriero che le prenda fra le braccia per cavalcare insieme verso il tramonto. Peccato che i principi azzurri non esistano più: nella migliore delle ipotesi si tratta di una fase passeggera, seguita da una veloce trasformazione in rospo.
Con l’esuberanza e l’ironia che la contraddistinguono, Barbara Foria sostiene egregiamente quasi due ore di monologo raccontando l’universo femminile nell’era degli onnipresenti social network, delle diete fai-da-te e dei siti d’incontri online.
Dopo quanto tempo il vostro Lui ha smesso di regalarvi reggicalze e guêpière per passare a guanti e sciarpe, per poi arrivare all'aborrita “lavagnetta country per la cucina”? Quanti anni di matrimonio passano prima che per i momenti di intimità si debbano confrontare le rispettive agende ed eventualmente prendere appuntamento? Queste ed altre sono le spassose domande alle quali l’attrice partenopea tenta di dare una risposta, coinvolgendo il pubblico in sala in un'esilarante botta e risposta che le consente di dar prova della sua straordinaria vis comica anche nell'improvvisazione.
Ma non è solo il rapporto di coppia ad essere sotto la lente di ingrandimento: le donne e le loro idiosincrasie sono le vere protagoniste di questo “one-woman show”. Con esilarante lucidità la Foria affronta alcuni dei feticci della donna contemporanea: la taglia dell’abito tanto desiderato mancata sempre per un soffio, la dieta che per “misteriose” ragioni sembra non funzionare mai, interminabili cerimonie nuziali che si trasformano in occasioni per criticare ed essere criticati spietatamente, fino a giungere alla categoria femminile più temuta...le commesse.
Con battute fulminanti e ritmo sempre sostenuto, che non lascia correre molto tempo fra una risata e l'altra, si trova anche il modo di riflettere con una vena di autocritica su come a volte le più spietate nemiche delle donne siano loro stesse.