Ha finalmente debuttato all’Allianz Teatro di Assago (Milano), la versione italiana di “We will rock you”, il musical scritto da Ben Elton & The Queen, che da anni è sold out al Dominion Theatre di Londra.
La versione italiana, curata da Maurizio Colombi, e prodotta da Barley Arts, è stata allestita sotto la diretta supervisione degli stessi Brian May e Roger Taylor, presenti alla “prima” dello spettacolo.
Il cast prevede due performer per alcuni dei ruoli protagonisti. La replica che recensiamo è una pomeridiana e ha visto sul palco, come protagonisti, Gianluca Merolli e Martha Rossi, rispettivamente nei ruoli di Galileo e Scaramouche.
Martha Rossi conferma la sua preparazione vocale, dopo l’esperienza con “Peter Pan – Il musical”. Perfettamente a suo agio in scena, dimostra una grinta fuori dal comune, e questo al di là del fatto che sia il tipo di ruolo a richiederla. Per Gianluca Merolli, il discorso è più articolato e solo parzialmente positivo. Una buona presenza scenica lo rende coinvolto e coinvolgente sul palco, ma sia a livello vocale che attoriale, risulta, a tratti, incerto, al punto da non conferire al personaggio lo spessore che ci si aspetterebbe.
Molto apprezzata anche l’interpretazione di Carlo Spanò nel ruolo del comandante Khashoggi, apparso molto sicuro nell’interpretazione e nella tecnica vocale, nonché rispettoso dei tempi comici.
La maggior parte degli applausi – corre l’obbligo di segnalarlo – è stata tributata alla Killer Queen, interpretata da Valentina Ferrari. Oltre a essere una ragazza splendida, che pur nella cattiveria del personaggio, indossa con molta eleganza fascinosi costumi, non ha ceduto un momento durante lo spettacolo, nemmeno quando si è vista costretta a cantare una delle sue canzoni con un “gelato”, per un banale inconveniente tecnico.
Uno spettacolo di grande impatto visivo (l’impianto luci è qualcosa di straordinario); un’orchestra elettrizzante che ha fatto impazzire il pubblico sulle note dei più conosciuti successi dei Quuen. Da notare la resa “corale” sul palcoscenico di canzoni come “Killer Queen”, (accompagnata da una bella coreografia) o, all’inverso, “Play the game”, nella grintosa interpretazione solista di Valentina Ferrari.
Non è rilevante quanto lo show si basi sulle musiche dei Queen, senza avere una storia vera e propria a sostenerlo, certo la traduzione italiana di “Radio Ga-Ga”, risulta un “orpello” che si poteva evitare, come alcuni altri, per arricchire uno spettacolo che, comunque, vale la pena di vedere. In scena fino al 6 gennaio 2010 all’Allianz Teatro e poi in tour a Trieste, Bologna e al Politeama Brancaccio di Roma dall’11 febbraio.
Visto il
05-12-2009
al
Repower
di Assago
(MI)