La storia originale di Romeo e Giulietta è ispirata dalla letteratura italiana e da Shakespeare perché, come noto, la storia dei due innamorati di Verona nasce italiana come novella, passando di mano da Luigi Da Porto a Masuccio Salernitano fino a Matteo Bandello, per poi vivere come dramma in francese, in tedesco e raggiungere la massima popolarità nell'inglese planetario di William Shakespeare. Giulietta e Romeo - lo spettacolo di Cocciante, per rispetto all'originale, vede i nomi dei due protagonisti invertiti - resterà sempre in italiano, anche nelle rappresentazioni che si terranno nel resto del mondo, questo perchè il suo compositore desidera mantenere alto nel mondo l'interesse verso la cultura della lingua italiana.
Per espressa volontà degli autori, un Euro per ogni biglietto dell'opera venduto nel mondo nei prossimi 10 anni sarà destinato all'Associazione Italiana Ricerca sul Cancro per la creazione e il mantenimento di una speciale unità di ricerca denominata "Unità di ricerca GIULIETTA E ROMEO", formata da tre ricercatori italiani di età inferiore ai 35 anni, individuati attraverso un bando a cura dell'AIRC.
Giulietta e Romeo si avvale di un importante gruppo di produzione artistica, impegnato fin dalla primavera del 2006. La regia è di Sergio Carrubba, umbro ma francese d’adozione, già nella musica in produzioni per Zucchero, Proietti ed Avion Travel. Ha anche coordinato la regia visiva delle immagini, la cui direzione artistica è di Paola Ciucci. Pasquale Mari, napoletano, con esperienza tra cinema e teatro, portando la sua innovazione applicata alla luce per cercare di creare atmosfere suggestive, gestisce macchine d’illuminazione ed un parco luci all’avanguardia. La scenografia è affidata al talento di Daniele Spisa, emiliano d’origine ma toscano d’adozione, che in questa opera ha realizzato un intarsio di complessi sipari in movimento.
Narciso Medina Favier, coreografo cubano conosciuto a livello internazionale, ha lavorato ad una coreografia d’insieme facendo interagire nei movimenti ballerini e cantanti. I costumi sono opera di Gabriella Pescucci, Premio Oscar con “L’Età dell’Innocenza” di Martin Scorsese nel 1992.
215 persone tra artisti e personale tecnico alla produzione, 15 TIR, 40x16 metri le dimensioni del palco, 140 proiettori luci motorizzati, 120 mq. di ponti mobili, 90 costumi diversi, 80 paia di scarpe.
Il cast dell’opera è stato scelto tra oltre 1250 artisti provenienti sia dall’Italia che dall’estero. La ricerca, iniziata nei primi mesi del 2006, aveva come obiettivo quello di riuscire a rappresentare l’opera con artisti della stessa età tramandata dalla tradizione legata alla vicenda di Giulietta e Romeo. L’obiettivo è stato raggiunto arrivando a lavorare con un cast di 34 artisti molto giovani, tra cui ve ne sono sette al di sotto dei 18 anni e addirittura tre 15enni. Una caratteristica fondamentale è l'intercambiabilità degli interpreti su più ruoli finalizzata a garantire la presenza sul palco di tutto il cast ad ogni singolo spettacolo assicurando così, attraverso un costante confronto, la massima qualità artistica.