Claudia Mangini

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Spettacoli

A Chorus Line
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Contenuti redazionali

Mike Mangini (Deram Theater) torna in Italia per una clinic.
 DREAM THEATER DRUMMER MIKE MANGINI Drum Clinic - Sabato 20 Settembre 2014 Audiodrome Club - Moncalieri (Torino) Evento Facebook Di origine italiana, vince per 5 volte il WFD “World’s Fastest Drummer Extreme Sport Drumming”, milita in gruppi del calibro di ANNIHILATOR, EXTREME, STEVE VAI, per poi entreare a far parte nel 2011 dei DREAM THEATER. Una carriera invidiabile per uno dei migliori batteristi al mondo, che tra i mille impegni e tournèe europee, continua anche le sue session di drum clinic. Avremo l’onore di averlo sul palco dell’Audiodrome per una performance aperta a tutti i musicisti. La clinic ripercorrerà le varie fasi della carriera di mr Mangini fino ad arrivare all’esperienza con i Dream Theater, esercizi, dimostraioni, drum solo e naturalmente esecuzione di brani dei Dream Theater. Sarà aperta a dialogo e alle domande e alla fine della performance Mike incontrerà i fan per autografi e foto. APERTURA ORE 20.30 INIZIO CLINIC ORE 21.00 COSTO: 25 Euro (ore 23 Audiodrome Opening Party con Bai Bang + Silver Addiction) info: info@rockshots.eu - glaze@superock.net
Dream Theater: la band parla di Mike Mangini.
In una recente intervista a Roadrunner Records, Jordan Rudess (DREAM THEATER) ha dichiarato: "Mike è molto rispettoso con tutti quanti, capisce che siamo stati un'entità funzionale per anni senza di lui. Mangini si inserisce sapendo che le forze compositive sono vive nella band. È qualcuno che vogliamo con noi, perché pensiamo sia fantastico, ma si inserisce con calma e comprensione. Questo è il primo punto. Ma bisogna dire che, al momento, Mike Mangini è uno dei più grandi esperti di ritmica del pianeta Terra. Può fare dei ritmi che nesun'altro è in grado di fare. È ispirato; per lui, la matematica e la musica sono una cosa sola, ed è incredibile cos'ha mischiato nel processo creativo. È eccitante. Soprattutto per uno come me, che fa davvero schifo in matematica ma che ci capisce di ritmo. Non come Mike Mangini, penso che nessuno sia come lui. Ma avere una tale capacità, in un gruppo in cui ci sono già capacità di alto livello, è forte, È un passo avanti. Sembra quasi che porti un elemento in grado di farci avanzare verso la cima. È quanto cerco durante la scrittura, per ora, anche se abbiamo appena iniziato, ed è così che voglio che vadano le cose." John Petrucci ha aggiunto: "Sta andando alla grande con Mike [...] Siamo in studio da setitmane, ed è stato fantastico. Un'ottima chimica, la scrittura e le vibrazioni sono grandi. Il suo ruolo è di far brillare la sua personalità come batterista, dando impulsi creativi e lasciando trasparire la sua personalità. Devo dirvi che ce la sta facendo. Quando la gente sentirà la batteria di questo disco, sarà sconvolta. Sull'ultimo disco ha fatto un ottimo lavoro, ma non c'era in fase di scrittura e stava solo interpretando parti di batteria. Ovviamente aveva usato la sua abilità per adattarle al suo stile, ma ora è come se fosse esploso. È tutto suo. La sua creatività, le sue decisioni e le sue idee; questo tizio è un animale"
Mike Mangini parla della sua malattia.
Non sentivamo la voce di Mike Mangini, il nuovo batterista dei Dream Theater, da un discreto periodo di tempo. Ora l'artista ha pubblicato il seguente comunicato, per spiegare il proprio silenzio ed esprimere l'entusiasmo di aver ricevuto una nomination ai Grammy Awards insieme al gruppo: "Ho davvero suonato due dei miei show migliori, comprensivi di assolo (il primo dicembre a San Diego e il 2 dicembre a Anaheim, in California) mentre ero molto malato, non sono mai stato tanto male negli ultimi 20, 30 anni. Ma non è stato sufficiente per compromettere troppo gli show, che non sono stati rovinati da tutto questo. Non so come sia potuto accadere. Volevo scusarmi per non essere stati in grado di parlare poco, o per aver continuato a tossire durante il pre-show. Ora, sapete il motivo. Non ho chiamato, e non avrei potuto farlo, gli amici, la mia famiglia, mia moglie, nessuno... E' strano provare a parlare e non riuscire a trovare le parole per spiegarti. Ma tutti voi musicisti, dovreste aver avuto un'esperienza simile. Come è possibile stare tanto male, e suonare come se andasse tutto alla grande? Dev'essere l'amore, quello che spinge a superare le sfide e ad aiutare la squadra. Penso che valga la stessa cosa per gli sportivi. Sinceramente, mi sono chiuso a riccio dopo gli show e non pensavo che me la sarei cavata. Sono felice di dire che mi sento sempre meglio, che cerco di dormire praticamente per 14 ore, e che prendo di tutto, erbe, medicine, molta acqua. Penso che farò lo spettacolo migliore di tutta la mia vita a Mesa, domani, grazie a tutto l'esercizio fatto in questa pausa. Adoro tutto questo!!! Non vedo l'ora di domani!! Ho parlato di come ci si senta ad avere una nomination ai Grammy con i Dream Theater? Due su due con Stevie (Vai), uno su uno con i Dream Theater... Oh, si, dopo tutto questo sistemerò anche l'influenza!!! Avreste dovuto sentire la voce di John Petrucci (chitarrista dei Dream Theater) quando mi ha chiamato per dirmi della  nomination... i miei occhi si sono inumiditi per come lo ha detto, perché traspariva quel che significava per lui, ovvero che venisse dato un riconoscimento importante a questo brano (i Grammy valutano le canzoni, non i gruppi e nemmeno la carriera). Sono così felice per lui, per John Myung (basso), per James LaBrie (voce), per John Rudess (tastiere), e per il nostro manager Frank per essersi impegnato tanto aver condotto la musica del nostro veliero in acque sconosciute. Mi hanno insegnato una lezione di pazienza, fiducia e fede. Tutti voi, che ci avete dato il vostro sostegno, e avete apprezzato la nostra musica insieme a noi, siete responsabili per aver fatto sì che questo brano venisse ascoltato da molte più persone di quelle che potreste immaginarvi. John Petrucci ha avuto una visione per questo brano, vi si è legato con tutto il nostro supporto... e anche il vostro. Grazie. C'è ancora molto da fare, così tanta passione per la vita e per la musica."  
Mike Mangini è il nuovo batterista dei Dream Theater.
I Dream Theater hanno scelto Mike Mangini, il batterista che ha suonato per Annihilator, Extreme, James LaBrie e Steve Vai, come sostituto di Mike Portnoy. John Petrucci scrive sul forum ufficiale: "Bene, è stato un giorno molto entusiasmante per tutti noi nei Dream Theater e siamo contenti di condividere finalmente la notizia che Mike Mangini sia il nostro nuovo batterista! Non è solo un musicista mostruoso ma anche una persona incredibile che comprende appieno e apprezza tutto quello a cui aspiriamo in quanto band. Grazie per essere stati tanto pazienti e per il sostegno incredibile nei nostri confronti, durante gli anni e soprattutto in questi ultimi mesi. Grazie per la vostra fedeltà nei nostri riguardi e per aver accettato in pratica a tutti i livelli Mike Mangini come nostro nuovo batterista. Grazie per i vostri commenti positivi sul documentario e per la vostra passione e dedizione. Il film è il nostro regalo e il nostro invito a vedere qualcosa che secondo la tradizione è sempre blindato, quindi apprezzo la sensibilità di ognuno nei riguardi di questa iniziativa. C'è un sacco di lavoro da fare, quindi, torniamo in studio: John Myung ha finito di registrare il basso e Jordan [Rudess, tastiere] sta registrando mentre scrivo. Sono tutti molto impegnati qui attorno. Non vedo l'ora che tutti sentiate la nuova musica e di iniziare a suonare dal vivo con Mike!" Mangini ha dichiarato riguardo la sua entrata nei Dream Theater: "Il giorno che ho ricevuto la telefonata che mi confermava di essere entrato nei Dream Theater, ho dovuto fermarmi un minuto per radunare le idee su cosa stava succedendo e quando l'ho recepito la sensazione è stata di incredibile sollievo. Significa così tanto per me, mi sentivo sul punto di piangere diverse volte. (Ride) Non sapevo davvero cosa fare. Quel che significa, per me, fare parte non solo di una band leggendaria, ma di questa band, è un senso di soddisfazione e di fermezza. Mi sento come se fossi il pezzo di un puzzle e nei confronti di Mike [Portnoy] in particolare, mi sento davvero onorato di poter portare lo scettro per lui; mi faccio portatore del suo spirito."
CLAUDIO MANGINI e il suo allegro e inconsueto cast!
Ci si può costruire un mondo “parallelo” in cui vivere ed essere il “vero sé” soltanto finché vi si è dentro? Una specie di mondo incantato in cui rifugiare il proprio Io. Un mondo in cui le “persone” sono cani, conigli, corvi, gufi, cavalli e uno ci si rifugia dentro, lasciando che siano loro gli amici di sempre, da coccolare e accudire. Esiste un Re di questo mondo incantato e un po’ Disneyano, ma assolutamente reale: si chiama CLAUDIO MANGINI. Animal Trainer per il cinema, Claudio Mangini è stato definito “sussurratore” di cavalli, l’”uomo che parla con i lupi”, e tanto altro. Ma adesso che ALCINEMA.ORG l’ha incontrato insieme alla sua compagna di avventure, Simona Massetti, lei  dice “in realtà conosce solo molto bene gli animali etologicamente” e lui risponde, con infinita semplicità “io non sarei mai capace di dire una cosa del genere! So solo che mi viene spontaneo. Gli animali mi ascoltano.” Ora, è chiaro che un suo linguaggio e una sua tecnica, Claudio ce l'abbia, ma sta di fatto che sembrerebbe proprio che gli animali lo ascoltino con vera attenzione! Lucertole, ragni, conigli, rapaci di qualunque genere e persino blatte (si, avete letto bene, BLATTE!) oltre che i molti più consueti cani, gatti e cavalli, fanno esattamente quel che questo “fatato” animal trainer chieda loro. Reduce da un’infinità  produzioni, Claudio non poggia mai i piedi a terra (sarà forse anche lui un veloce rapace? Non mi sorprenderebbe se durante l’intervista tirasse fuori un paio d’ali!) L’ultimo spot della Yamaha con corvi reali (incontrati e addestrati la mattina stessa delle riprese in poco più di mezz’ora!), l’ultimo video dei Negramaro “Voglio di più” con la bellissima Elka, la lupa cresciuta con lui, “Poltrone e Sofà” con la vanitosa Mafalda, un jack russel tutta da coccolare, sguardo furbo e intelligentissimo  (e ammiccante, aggiungerei)  e ancora fiction come “Il Commissario Manara”, “Al di là del Lago” con una varietà infinita di animali e per evidenti motivi di quantità anche quelli di altri colleghi in collaborazione. Claudio, ma i tuoi “attori” che vivono un cinema parallelo e vicino a quello “umano”, come si relazionano con un set cinematografico? «Sono assolutamente abituati. Li porto con me da piccolissimi e così si abituano a stare in mezzo alla gente e alle telecamere. In questo modo, una volta addestrati, sono in grado di girare le scene senza distrarsi. Certo, non è facile. Sono una vera e propria calamita. Si avvicina chiunque per giocarci e accarezzarli e per quanto io chieda alla Produzione un angolo riservato per loro, rimediano sempre delle gran coccole. Non è facile tenerli a freno di fronte a tutto questo. Non parliamo poi di quando li porto nei corridoi Rai! Una volta Schnaps  - un simpaticissimo quanto intelligente border collie, il vero Asso della allegra “famiglia Mangini” e se vogliamo anche il capobranco, visto che ai suoi “ordini” si sottomette persino la bella lupa Elka -  ha passato i suoi buoni 10 minuti di festa correndo per i corridoi facendo tappa nei camerini. Non è stato semplice convincerlo di dover tornare “a lavoro”!» E con gli attori? E’ risaputo che gli animali sono molto sensibili nel riconoscere “il bene” dal “male”, quindi da chi li ama e chi no. «Ci sono attori che hanno paura, altri non li amano particolarmente…di conseguenza i miei animali sono diffidenti ad avvicinarsi. Per esempio nel video dei Negramaro, Michele Placido ha dovuto relazionarsi per molto tempo con la lupa, Elka. E diciamo che si sono dovuti studiare per un po’ l’un l’altro, prima di familiarizzare. Il risultato però è stato superlativo.» A proposito di Elka. Come ci è finito un lupo nella tua vita? «E’ una lunga storia…diciamo che è “piombata dal cielo” quattro anni fa. Era una cucciola. Si è ambientata molto presto e in modo naturale.  In realtà i lupi costituiscono una parte significativa della mia vita. Nel 2007 insieme a Oliviero Toscani e altri due soci abbiamo fondato WOLFEMERGENCY che sta per diventare una Onlus. Non avremmo mai immaginato all’inizio che avremmo raccolto quasi 50mila iscritti. Ad ogni modo, se so che un lupo ha bisogno di me…corro!» La tua  Mafalda non si separa mai dal suo trolley rosa (immagino che dentro ci sia la sua ciotola e il suo cappottino fashion!), e per gli altri cosa chiedi sul set? «Acqua fresca, un angolino fisso e privacy, per quanto possibile, proprio per evitare distrazioni eccessive.  Sia ben chiaro, tutti i miei cani hanno il loro trasportino con il nome inciso! Certo, Mafalda è la primadonna, pertanto le abbiamo scritto su  “Mafalda attrice” » Insomma si accontentano del necessario, e…trucco e parrucco? «Non sempre ce n’è bisogno, ma per esempio abbiamo avuto la necessità di rendere Elka più selvaggia, sporcandola un po’. E quindi…abbiamo abbondato con il gel per capelli! Qualche volta bisogna aggiungere un ciuffetto di peli qua e là o di cotonarli semplicemente un pochino. E poi ci sono le ferite posticce. Schnaps è bravissimo a fingere di morire, sai?» Progetti in divenire? «In uscita ho già una serie di film fra cui un paio già pluripremiati e uno candidato a Cannes “Giochi d’Estate”, fra l’altro in nomination come miglior animal training. Schnaps, il mio border collie tuttofare si è conquistato la nomination per un piano sequenza di 4 minuti fra l’altro ripreso su diversi fronti.                                                                                                                                         E poi “Il Viaggio del Piccolo Principe” di Nicola Sorcinelli, protagonista Elka, la commovente storia di due madri che si incontrano in un ospedale al capezzale dei loro due figli.  Uno dei due sopravvive grazie agli organi dell’altro. E sogna un lupo. Elka appunto.                                                                                                                                                 “L’Erede”, film noir del 2009 di Michael Zampino.                                                                               Appena iniziata invece la produzione “Cavalli” con Asia Argento. E’ un film in lavorazione in cui dovrò insegnare agli attori ad andare a cavallo alla maniera cinematografica. Sai, un po’ come faceva John Waine nei suoi western. Era molto accattivante, eroico, la sola postura raccontava già il suo personaggio.» L’ultimo arrivato di casa Mangini? «Un maialino delizioso. L’ho addestrato ad andare sul tapis roulant per uno spot che poi non è andato più in porto. E come spesso capita…gli animali restano con me. E’ un vero e proprio personaggio. Sta al guinzaglio con naturalezza, viene con me ovunque. E’ ghiotto di patatine e va pazzo per la musica di Sergio Caputo! Ah…dimenticavo, si chiama Garibaldi.» Una vita movimentata quella di Claudio Mangini. Fatta di viaggi su un’auto piena di amici a quattro zampe, di impegni e imprevisti  come quelli che capitano quando hai un’allegra famiglia con tanti figli che non sai mai se il giorno dopo si sveglieranno con il raffreddore o la febbre e ti fanno saltare tutti i programmi strettissimi che ti eri prefissato. Ma niente, davvero NIENTE potrà mai equiparare la gioia di uno scodinzolio o un nasino umido che si poggia sulla mano. Nessuna ovvietà, solo chi ha un animale può capire la sensazione dolce che pervade chi riceve manifestazioni di gioia come queste. Claudio lo sa. Da 30 anni, ogni singolo minuto della sua vita è accompagnato dal pensiero dei suoi animali. E dallo sguardo che ognuno di essi ha per lui, è palese quanta dedizione egli vi dedichi: è di certo un amore assoluto.