Terence Mcnally

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Spettacoli

Paura d'amare
Paura d'amare
Il bacio della donna ragno
Il bacio della donna ragno

Contenuti redazionali

Anastasia, dallo schermo al palcoscenico: un emozionante viaggio nei ricordi
La storia della Granduchessa Anastasia di Russia, unica presunta sopravvissuta alla tragica fine della famiglia Romanov, ha ispirato il film del 1956 con Ingrid Bergman, premiata con l’Oscar, e il celebre film d’animazione del 1997 diretto da Don Bluth e Gary Goldman, accolto con entusiasmo per la sua colonna sonora emozionante.Anastasia, lo spettacolo con le musiche di Lynn Ahrens e Stephen Flaherty e il libretto di Terrence McNally, ha debuttato a Broadway nel 2017 ed è attualmente in scena sui palcoscenici italiani, con la regia di Federico Bellone e le coreografie di Chiara Vecchi (anche regista associata).Un inedito antagonistaIl musical teatrale si ispira al film di animazione, ma il risultato è un’esperienza differente, in primo luogo a livello drammaturgico: se al cinema lo spaventoso e decadente personaggio di Rasputin tramava, tra storia, leggenda e stregoneria nel musical il “cattivo” è decisamente più pragmatico e mosso da istinti e passioni decisamente umane.Si chiama Gleb ed è un funzionario dei servizi segreti russi, simbolo del nuovo potere popolare: lo interpreta Brian Boccuni, che incarna il profondo tormento interiore di un uomo dilaniato tra il senso del dovere verso il padre deceduto e la passione per la giovane Anastasia.Personaggi iconici e musiche memorabiliImpressionante l’aderenza di Sofia Caselli al personaggio di Anastasia: nel primo atto, una determinata, giovane donna alla ricerca della verità sulle proprie radici e sul suo passato; nel secondo una fiera nobildonna, dal portamento regale (anche grazie ai costumi scintillanti e al trucco di Carla Ricotti).La performer svela il suo carisma interpretativo non solo nelle canzoni già conosciute del film (Quando viene dicembre, Cuor non dirmi no), ma soprattutto grazie ai nuovi brani del musical, tradotti da Franco Travaglio, dai quali traspare l’emotività di ciascun personaggio.Cristian Catto è un convincente e risoluto Dimitri, pur se in certi momenti sembra avvicinarsi vocalmente all’interpretazione di Fiorello nel film. Nico Di Crescenzo nei panni di Vlad è uno dei personaggi che rimane più impresso nello spettatore, per la sua verve e simpatia, nonché per la disinvolta padronanza dei tempi comici; tuttavia, la sua performance sembra non trovare il giusto feeling con l’esuberanza e l’entusiasmo di Matilde Pellegri (che sostituisce temporaneamente Stefania Fratepietro nel ruolo della contessa Lily, ndr).Con voce rotta nel canto, ma dotata di un invidiabile e austera presenza scenica, Carla Schneck esprime l’eleganza e la disillusione per un’epoca che non può più tornare.Sfarzo, eleganza e prospettivaL’allestimento italiano restituisce al pubblico lo sfarzo e l’eleganza di un’epoca tramontata, grazie a una visione prospettica dell’impianto scenografico (ideato dallo stesso Federico Bellone con la collaborazione della scenografa Clara Abbruzzese), di particolare impatto visivo quando i personaggi si trovano all’interno del Palazzo d’Inverno.Non mancano gli effetti speciali e le efficaci illusioni di Paolo Carta, come i lampadari che crollano dal soffitto (lampante il riferimento a The Phantom of the Opera); i fantasmi del passato che danzano in aria; la locomotiva di un treno in corsa verso Parigi (omaggio al primo film proiettato dai fratelli Lumière); e una tempesta di neve in teatro.In questo contesto si inserisce, in un’elegante armonia, la musica eseguita dal vivo – grazie a un espediente vedo/non vedo, di grande effetto, soprattutto nel brano Parigi ha la chiave del cuor –  con la supervisione di Giovanni Maria Lori.Alla fine dello show, ci si rende conto che Anastasia, per intensità emotiva e sforzo produttivo, è il musical ideale cui assistere “quando viene dicembre”. 
Addio a Chita Rivera, leggenda di Broadway
Si è spenta a 91 anni Chita Rivera, icona di Broadway e indimenticabile Anita di “West Side Story”.
Da Pucci ai grandi musical, la ricca stagione del Teatro della Luna
Full Monty, Grease e School of Rock saranno ancora i musical i protagonisti del cartellone 2019-20 del Teatro della Luna di Milano, oltre al nuovo one-man-show di Pucci
Quattro, cinque volte Mahler, alle Settimane Musicali di Dobbiaco 2019
Quest'anno ben quattro grandi pagine sinfoniche di Gustav Mahler troveranno spazio nelle Settimane Musicali a lui dedicate al Kulturzentrum di Dobbiaco.
Méhul, un compositore nei salotti di Napoleone
Un concerto al Palazzetto Bru Zane anticipa le celebrazioni della fondazione italo-francese per il bicentenario della morte del compositore Étienne-Nicolas Méhul (1763-1817)
L' American way-of-life a ritmo di Ragtime
La prima volta non si scorda mai, è proprio vero! Ritorno al Teatro Comunale di Bologna, a due anni di distanza dall’aver assistito al trionfo di Les Misérables, allestimento diretto da Gianni Marras, con la direzione d’Orchestra del M° Stefano Squarzina, che ha visto protagonisti professionisti ed ex-allievi della Bernstein School of Musical Theatre di Bologna, diretta da Shawna Farrell. Squadra che vince non si cambia e, dunque, si ripropone al pubblico, a conclusione del Summer Musical Festival 2014, con l’allestimento di Ragtime, musical di Stephen Flaherty, su libretto di Terrence McNally, tratto dall’omonimo romanzo di E.L. Doctorow (versione italiana a cura di Andrea Ascari). La trama mescola le vicende di personaggi immaginari , con quelle di uomini e donne realmente esistiti come Henry Ford (il suo è uno dei numeri più riusciti dello show), il celebre mago Houdini (Simone Pavesio), l’attivista politica Emma Goldman (Elena Nieri), la showgirl Evelyn Nesbit (Giulia Fabbri). Siamo a New Rochelle, stato di New York, nel 1906. Ci sono tre gruppi: gli afroamericani, rappresentati da Coalhouse Walker jr. (Timothy Martin);  l’upper class, rappresentata da una famiglia borghese in cui ogni personaggio è chiamato col nome del ruolo che ricopre all’interno del nucleo familiare (Mother, Father, Young Brother, ecc); e un terzo “strato sociale” formato da poveri immigrati provenienti dall’est Europa  (a rappresentarli tutti, il personaggio di Tateh, un ebreo vedovo, che cerca in ogni modo di far raggiungere alla propria figlia il “sogno americano”). Ampio spazio nello show è riservato alla storia tra Sarah (Daniela Pobega) e Coalhouse e del loro figlio piccolo, affidato alle cure della famiglia borghese, altra protagonista della storia. Su tutto il validissimo cast spiccano, però, le performance di Mother (Simona Distefano) e Tateh (Marco Romano), specialmente negli assoli. Nota di merito per la prova attoriale di Alessandro Arcodia, nel ruolo di Father, un personaggio troppo cinico e disilluso, forse più ancora di Coalhouse… Superba, a parità di esperienza, anche l’interpretazione offerta dai due bambini presenti nel cast: Tommaso Parazzoli e Zoe Nochi. La regia di Gianni Marras si dimostra ancora una volta tecnicamente precisa e, soprattutto, appassionata. Sì, la prima volta non si scorda mai, ma trovo che questo allestimento di Ragtime sia più “confacente” a essere rappresentato in un teatro d’opera più ancora che il kolossal Les Misérables. Un’esperienza che sono felice di avere vissuto e che rende obbligatoria una tappa estiva bolognese ogni anno. Chissà cosa ci riserverà il prossimo Summer Musical Festival!
A Bologna, il Summer Musical Festival chiude a ritmo di Ragtime
Lunedì 14 luglio, alle ore 20.30, al Teatro Comunale di Bologna debutta in prima nazionale, Ragtime, il musical in due atti di Stephen Flaherty, su libretto di Terrence McNally tratto dall’omonimo romanzo di E. L. Doctorow. La versione italiana è di Andrea Ascari commissionata dalla Bernstein School of Musical Theater. Lo spettacolo rientra tra gli appuntamenti di A Summer Musical Festival, realizzato grazie al sostegno del Comune di Bologna Il capolavoro di Stephen Flaherty, record di incassi a Broadway, nelle mani dell’oramai consolidato terzetto che vede Gianni Marras alla regia, Stefano Squarzina alla direzione dell’Orchestra del Teatro Comunale e Shawna Farrell alla direzione musicale - che ha permesso di realizzare alcune tra le migliori produzioni di musical degli ultimi anni, tra cui Il bacio della donna ragno e Les Misérables - diventa uno spettacolo vitale e pieno di energia, complice il cast selezionato appositamente dalla Bernstein School of Musical Theater. Il musical, scritto nel 1995, è un commovente e nostalgico ritratto della vita dell’America dell’inizio del ventesimo secolo, con le sue mille contraddizioni tra ricchezza e povertà, giustizia e ingiustizia, libertà e pregiudizio. Ragtime è sicuramente uno dei migliori musical prodotti a Broadway negli anni ’90. Lo spettacolo ha debuttato in realtà nel 1996 a Toronto e nel 1997 a Los Angeles. Dopo recensioni più che favorevoli e una buona accoglienza di pubblico, […] è arrivato trionfalmente anche a Broadway rimanendo in cartellone per quasi tre anni e vincendo inoltre quattro Tony Award […] La trama mescola le vicende di personaggi immaginari a quelle di persone realmente esistite come Henry Ford, il famoso mago Houdini, l’attivista politica Emma Goldman o la showgirl Evelyn Nesbit. Ambientate negli Stati Uniti d’America nel 1900, numerose sono le storie e le persone destinate a incrociarsi tra loro. […] Le musiche spaziano dal jazz al blues, dal country al gospel, fino all’inevitabile ragtime, offrendo comunque molti passaggi moderni e ballate memorabili: la bella Journey On, l’emozionante Your Daddy’s Son e Back to Before. Poderoso il coro gospel di Till We Reach The Day. Piene di vivacità (e perfettamente inserite nel contesto storico) sono poi canzoni come Gettin Ready Rag e Crime of the Century. I momenti più teneri invece sono riservati ai brani Gliding (l’assolo di Tateh) ed Our Children. L’intero spartito nella sua originalità omaggia e ripercorre in maniera ottimale la nascita e lo sviluppo della musica americana del ‘900. […] Musical corale (molto cantato con pochi momenti di sola prosa) capace di offrire un efficace parallelismo tra i cambiamenti musicali e quelli del tempo, della società e della mentalità americana. Un bel ritratto storico che allo stesso tempo celebra una parte importante della storia americana e ne mostra anche i suoi lati più tristi e contradditori. […] Dal Dizionario del Musical a cura di Gabriele Bonsignori. Tra gli interpreti: Simona Distefano nel ruolo della Madre, Timothy Martin nel ruolo di Coalhouse, Renato Crudo nei ruoli del fratello minore/Banda di Coalhouse, Daniela Pobega nel ruolo di Sarah, Marco Romano nel ruolo di Tateh/Barone Ashkenazy, Russell Russell nel ruolo di Booker T. Washington, Andrea Ascari e Alessandro Arcodia nel ruolo del Padre, Giulia Fabbri nel ruolo di Evelyn Nesbit, Elena Nieri nel ruolo di Emma Goldman, Simone Pavesio nel ruolo di Harry Houdini,  Daniele Palumbo nel ruolo del nonno, Brian Boccuni nel ruolo di Willie Conklin.     Lo spettacolo è fuori abbonamento e replica sino a venerdì 18 luglio (ore 20.30).
Monaco celebra Picasso al Grimaldi Forum
Quest’ estate il Grimaldi Forum crea l'evento con la mostra " Monaco celebra Picasso", una produzione in omaggio al 40 ° anniversario della scomparsa di un artista di fama internazionale. La volontà del Grimaldi Forum Monaco è di offrire una nuova prospettiva della sua produzione artistica, rivelando non solo i legami con la Costa Azzurra, ma anche una selezione eccezionale di grandi opere provenienti da una notevole collezione privata. Due tematiche illustreranno questa mostra di oltre 150 opere: La prima, "Picasso e la Costa Azzurra" porterà i visitatori in giro per Antibes-Juan-les-Pins, Golfe-Juan, Mougins, Cannes, in una regione che ha tanto attratto Pablo Picasso nel periodo estivo, tra il 1920 e il 1946, e dove la luce mediterranea, il mare e il lungomare erano per lui fonti dirette di ispirazione. La seconda, "Picasso nella Collezione Nahmad" metterà in luce i capolavori dell'artista che rappresentano un ruolo essenziale in questa collezione unica, per la sua dimensione e la sua qualità, costituita da Ezra e David Nahmad nel corso degli ultimi 50 anni. I curatori della mostra sono Jean-Louis Andral, direttore del Museo Picasso di Antibes, Marilyn McCully, esperta riconosciuta di Picasso e lo scrittore Michael Raeburn con laquale ha lavorato su molti libri dedicati a Pablo Picasso.