Si tratta di un esperimento, di un modo un po' insolito di portare la musica e possibilmente i giovani in teatro.
Il nocciolo del concerto è costituito dalla rilettura di alcune canzoni napoletane del passato e recenti, tra cui “Lacreme Napulitane”, “Vierno”, “Dicitencello Vuje”, “Na Canzuncella Doce Doce”, in una chiave che, pur nel rispetto dei brani originali, si avvicina, attraverso contaminazioni di sapore internazionale, al linguaggio musicale e alle sonorità di oggi. Le chitarre distorte ed i mandolini si fondono in qualcosa che sa di antico e di moderno come la voce limpida e graffiante di Sal Da Vinci.
Tra un pezzo e l'altro Pietro Pignatelli si inserirà con commenti, aneddoti, poesie, spezzoni di registrazioni d'epoca, lettura di pezzi di giornale ecc.
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Regia:
GINO LANDI
Autore:
Claudio e Tullio Mattone