“Anime napoletane” questo è il titolo del concerto recital che ha condotto il pubblico del teatro Diana in un viaggio alla riscoperta della propria anima napoletana, dei ricordi offuscati dal tempo, dei racconti narrati dai nonni, della storia del proprio popolo.
"Accompagnatore" d’eccezione Sal Da Vinci che, reduce dal successo ottenuto dal musical “C’era una volta…Scugnizzi”, ha dato ancora una volta prova della sua straordinaria bravura.
Lo spettacolo, ideato da Claudio e Tullio Mattone, è stato frutto di un progetto di rilettura di alcune canzoni napoletane del passato e recenti tra cui “Voce ‘e notte”, “Lacreme napulitane”, “Tu si na cosa grande”, un tentativo (ben riuscito) di avvicinare i giovani a teatro e di suscitare in tutti gli altri emozioni antiche ma ancora attuali.
Il “narra-attore” Pietro Pignatelli ha caratterizzato l’intero spettacolo con commenti, aneddoti, poesie e registrazioni d’ epoca che sono state inserite tra un brano e l’altro, sulla base di tematiche classiche come la solitudine, la timidezza, l’ amore, la lontananza e che hanno contribuito a creare uno speciale legame tra musica e parole.
Dall’alto del palcoscenico la voce di Sal Da Vinci, accompagnato da dieci bravissimi musicisti e due coriste, ha inondato la platea e i cuori degli spettatori che più volte si sono lasciati trascinare dai brani formando a loro volta un coro.
Particolarmente emozionante è stata l’interpretazione di “’Na canzuncella doce doce”, omaggio al grande Carosone e allo stesso Claudio Mattone che è stato invitato a salire sul palco e a intonare qualche strofa nell’approvazione generale.
Antico e moderno, musica e parole, chitarre elettriche e mandolini, contrasti che ben rispecchiano l’ anima napoletana ma che hanno trovato in questo spettacolo un punto di fusione, una simbiosi che ha fatto sentire ciascuna delle “anime” presenti in platea , parte di un grande popolo.
Napoli Teatro Diana 13 Ottobre 2005
Visto il
al
Augusteo
di Napoli
(NA)