Antigone è giovane. E’ la speranza. Ma anche la ineluttabilità di un destino.
Se Sofocle è denso di sorte l’Antigone di Jean Anouilh porta in scena la chiave di eterna lotta trasponendola nel quotidiano. Antigone si ribella a Creonte e antepone i suoi NO al “sì” delle affermazioni indiscusse dei ruoli. Il dramma, composto durante l'occupazione nazista della Francia, rielabora il mito adattandolo alla situazione storica vissuta dall'autore, presentata in modo ambiguo per superare la censura, ma tuttavia riconoscibile. Il conflitto fra Antigone e Creonte può essere più generalmente inteso come un confronto dialettico fra gli ideali della Resistenza francese e le ragioni del collaborazionismo.
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