Tindaro Granata passa attraverso i decenni in molteplici ruoli, ad ogni età, maschio o femmina, tra giochi, balli, lavoro, relazioni familiari, paure, brevi passaggi ogni volta a comporre dialoghi, legami, situazioni, lui solo e tanti. Uno spettacolo di cupa bellezza, struggente, attraversato da un'inquietudine dolorosa, dove a tratti si coglie ugualmente, amaramente, l'occasione di ridere, per la caratterizzazione dei personaggi, il loro susseguirsi sulla scena, per l'abilità stessa dell'attore nel trasformarsi: tante le metamorfosi.
La novità di uno spettacolo come Antropolaroid sta nell'utilizzo di una tecnica, antica, come quella del "cunto", che viene scomposta e il meccanismo del racconto viene sostituito dalla messa in scena dei dialoghi tra i personaggi del racconto. Non vengono narrati i fatti, ma i personaggi parlano tra di loro e danno vita alla storia.
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Tecnico luci:
Cristiano Cramerotti
Produzione:
Proxima Res
Protagonista:
Tindaro Granata
Scenografo:
Margherita Baldoni - Guido Buganza
Tecnico del suono:
Cristiano Cramerotti
Regia:
Tindaro Granata
Autore:
Tindaro Granata
Durata:
100 minuti
Numera atti:
1
Anno di produzione:
2013